Hanno avuto tutta la notte a disposizione. Anche le scuole sono finite nel mirino dei ladri. A Campobasso, dopo il furto alla Colozza del mese scorso, altri due istituti del capoluogo sono stati presi di mira nella notte: la Enrico D’Ovidio in via Roma e la Francesco D’Ovidio in Piazza della Repubblica. Due edifici a poco più di 150 metri di distanza, nel cuore della città .
La scoperta, questa mattina, fatta dall’assistente amministrativo e dal bidello.
I ladri hanno agito indisturbati. Tutto a soqquadro, cancelli e porte divelte. Per aprire la cassaforte sembra abbiano usato un frullino. Il bottino: tutti i computer nuovi, di ultima generazione. Pare, infatti, che quelli più vecchi siano stati lasciati al loro posto dai malviventi che, quindi, hanno avuto tutto il tempo di selezionare la refurtiva.
Raggiunto al telefono, il dirigente del comprensivo D’Ovidio, Pasquale Grassi, ha espresso tutto il suo dispiacere e l’amarezza per quanto accaduto.
«Prendiamo atto – ha detto – che la delinquenza è aumentata e purtroppo le nostre scuole sono molto esposte, con innumerevoli vie di accesso e senza alcun allarme o sistema di videosorveglianza. Da tempo – ha continuato Grassi – ho fatto presente il problema alle istituzioni richiedendo sistemi di controllo collegati con le forze dell’ordine, in modo da scoraggiare tali atti criminosi. Ciò che più dispiace – ha aggiunto il dirigente – è che ad essere presi di mira sono i nostri figli. Con tanti sacrifici si cerca di dotare le scuole di tutti quegli strumenti utili a fornire una didattica di qualità … Rubare alle scuole – ha concluso – è come sparare sulla Croce rossa».
Sul posto la polizia scientifica per i rilievi. Si cerca di risalire agli autori del furto per recuperare i computer e restituirli alle scuole.
patrizia testa
