La Guardia di Finanza di Isernia ha condotto una compelssa indagine che ha interessato due società operanti nel settore delle elettroforniture, accusate di aver sottratto al fisco una base imponibile di circa dieci milioni di euro e omesso di versare IVA per due milioni di euro. In tutto sono state indagate cinque persone. Le società, operanti su tutto il territorio molisano, avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti. Le successive indagini delegate dalla Procura di Isernia, hanno consentito di avanzare al Giudice per le indagini preliminari una proposta di sequestro preventivo fino a concorrenza delle imposte evase, per un valore di due milioni e 600mila euro.Gli accertamenti bancari e patrimoniali effettuati nei confronti degli indagati hanno permesso alle fiamme gialle di recuperare risorse finanziarie, quote societarie e beni immobili per un ammontare complessivo di oltre 700mila euro.Il Procuratore della Repubblica, Paolo Albano, ha espresso la sua personale soddisfazione per il risultato raggiunto, poiché in questa occasione è stato concretamente aggredito il patrimonio accumulato dagli indagati garantendo così un sicuro introito per le casse dello Stato.
Maxi evasione fiscale, due società nel mirino della Finanza di Isernia. Sequestrati beni per 700mila euro
