Hanno invocato giustizia per Luca, i suoi amici in lacrime davanti alla chiesa di Santa Gemma, a Casalotti. Mentre il parroco dall’altare si è domandato commosso: “Signore perché non hai fermato quelle mani?”. Il feretro del giovane ucciso in un appartamento alla periferia di Roma dagli studenti Manuel Foffo e Marco Prato, all’arrivo in chiesa, è stato accolto da un lungo applauso. Sullo striscione con al centro la foto della vittima si legge: “Giustizia per Luca: il tuo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori”. Poi palloncini bianchi, lasciati volare in aria al termine della cerimonia tra i cori ‘giustizia, giustizia’, e corone di fiori sul porticato. Un collage di foto di Luca mostrato dagli amici alle telecamere e cartelli affissi sulle colonne che hanno vietato l’ingresso a giornalisti e fotografi “per espressa volontà della famiglia”. In centinaia, tra rabbia e commozione, hanno salutato per l’ultima volta Luca Varani, massacrato, lo scorso 4 marzo, a coltellate e a colpi di martello, a 23 anni, dopo un festino a base di alcol e cocaina. Verso le 8, papà Giuseppe, mamma Silvana e zia Cinzia, accompagnati da altri parenti, hanno varcato il cancello dell’obitorio comunale, al Verano, dove è stata allestita la camera ardente.