È considerata da sempre una delle più grandi tragedie nella storia italiana del secolo scorso. Parliamo del disastro della diga del Vajont. Una grossa frana staccatasi dal Monte Toc, nell’ottobre del 1963, causò un’inondazione che devastò la zona, in particolare Longarone, e spense la vita di quasi duemila persone.
Un evento che fece scattare la solidarietà da tutta Italia… Anche molti giovani molisani in servizio di leva al nord si trovarono a soccorrere le vittime della catastrofe.
Una storia che porta con sé ancora molti strascichi e con tanti punti oscuri da chiarire. Per queste ragioni alcuni anni fa è stato costituito il Comitato sopravvissuti del Vajont. La presidente, Micaela Coletti, ai tempi della tragedia aveva dodici anni ed ora si batte per i diritti dei superstiti.
Il ricordo di quanto accaduto nel ’63 ha dato vita ad un progetto teatrale, «Il Vajont di tutti, da Longarone a San Giuliano… riflessi di speranza», scritto e diretto da Andrea Ortis. Andrà in scena il 13 marzo al Teatro Savoia di Campobasso.
In questi giorni la presentazione del progetto nelle scuole per far aprire gli occhi ai giovani su un tema tanto importante. Oggi, il regista e la presidente del comitato, hanno incontrato i ragazzi dell’Istituto Marconi.
Al Marconi di Campobasso «Il Vajont di tutti, da Longarone a San Giuliano… riflessi di speranza»
