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venerdì, Maggio 3, 2024

Scarabeo: “A chi faccio paura?”. L’ombra del complotto politico ai danni dell’ex assessore

AperturaScarabeo: "A chi faccio paura?". L'ombra del complotto politico ai danni dell'ex assessore

di PASQUALE DI BELLO

Scarabeo contro tutti. “A chi faccio paura?”, dice l’ex assessore regionale che è tornato a chiedere a gran voce l’istituzione di una commissione consiliare che ne accerti l’onorabilità di uomo e amministratore a seguito delle vicende giudiziarie di cui è stato protagonista. Il sospetto di Scarabeo è che ai suoi danni sia stata ordita una macchinazione per eliminarlo dalla scena politica.

Consiglio regionale a scoppio e detonazione quello che si è svolto davanti ad un’assemblea praticamente decimata. A svegliare la sonnacchiosa e sparuta pattuglia dei presenti c’ha pensato a colpi di mortaio il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo. A un mese e  più dalla sua prima istanza, Scarabeo è tornato a chiedere a gran voce l’istituzione di una Commissione consiliare che faccia luce sulla vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto nei mesi passati e che, a suo giudizio, avrebbe leso tanto la sua onorabilità quanto l’attività amministrativa che, nella veste di assessore, egli stava portando avanti. Il sospetto di Scarabeo è che sulla vicenda giudiziaria si siano innestate macchinazioni e retroscena politici che egli intende portare allo scoperto e smascherare. Non va dimenticato che nell’imminenza dei fatti che videro oggetto Scarabeo di un provvedimento cautelare, sia il presidente Frattura sia il segretario regionale del PD, Micaela Fanelli, con un tempismo raccapricciante e di pessimo gusto intervennero pubblicamente, auspicando il primo le dimissioni da assessore e la seconda disponendo la sospensione dal partito democratico. Una solerzia che adesso, a rovescio, si è trasformata nel record mondiale di sonno per tartarughe e lumache. Di Scarabeo, detto alle spicce, sembra non interessi più nulla a nessuno. Lui però insiste, chiede che venga fatta luce e, con un una riflessione al cianuro, precisa: “Spero che questo non spaventi nessuno”.

Dopo l’intervento in aula di Scarabeo è stato il capogruppo del PD Totaro, in versione capo dei pompieri, a chiedere cinque minuti di sospensione affinché venissero domate le fiamme che già serpeggiavano tra i banchi. La questione approderà alla conferenza dei capigruppo, secondo quanto auspicato dal presidente Cotugno. Dopo questo passaggio, Sacarbeo dovrebbe ottenere quanto chiesto. A quel punto, nel PD e in aula, la parola sonno, largamente in voga tra i democratici, sarà solo un lontano ricordo di giorni lieti e spensierati.

 

 

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