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sabato, Aprile 20, 2024

Sanità, dalla Porta all’Olio Santo. Il ruzzolone di Monsignor Bregantini

AttualitàSanità, dalla Porta all'Olio Santo. Il ruzzolone di Monsignor Bregantini

Bregantinidi PASQUALE DI BELLO

E’ stata una protesta ferma, civile e composta ma allo stesso tempo durissima quella che si è trovata davanti il vescovo Bregantini in visita al Cardarelli. L’occasione legata all’apertura della porta santa, si è rivelata uno scivolone per il presule accusato di simpatie verso la sanità privata e silenzi per quella pubblica.

Sanità. Dalla porta santa, all’olio santo e all’estrema unzione. E’ questa, in estrema sintesi, la cronaca di una giornata che per Monsignor Bregantini doveva limitarsi all’apertura della porta Santa all’ospedale Cardarelli di Campobasso e che si è invece rivelata la più classica buccia di banana sulla quale l’arcivescovo di Campobasso Bojano ha fatto un ruzzolone da rimetterci l’osso del collo.

Atteso dai fedeli, domenica sera si è invece trovato circondato dai manifestanti delle associazioni a difesa della Sanità pubblica. Il Forum che li raccoglie ha infatti organizzato una protesta tanto silenziosa e civile quanto dura e sdegnata nei confronti del presule a cui viene rimproverata una smaccata presa di posizione  a favore della sanità privata. In favore della ex Cattolica, in particolare. Bregantini, in realtà, ha sempre parlato di integrazione tra le strutture ma le sue prese di posizione in favore dell’attuale Fondazione Giovanni Paolo II e il silenzio sulla sanità pubblica a molti, in pratica a tutti, fanno leggere quella parola, “integrazione” come sinonimo di “annessione”.

Che la sanità disegnata da Frattura sotto dettatura del tavolo tecnico romano sia palesemente sbilanciata verso i privati, è un dato di fatto acquisito che nessuno più contesta. Lo stesso Frattura, messo a duro confronto con i parlamentari del PD, Ruta e Leva, è finito in un vicolo cieco dal quale non riesce più ad uscire. Poeticamente parlando, la porta che sembra aprirsi per lui non è quella santa ma quella della casa di riposo per politici in caduta libera.

Anche Bregantini, a seguito di questa vicenda, sta subendo un calo vertiginoso di popolarità. Pur nel rispetto dei fedeli, nessuno può utilizzare le strutture pubbliche per finalità che vadano oltre lo stretto ambito religioso, questa è la voce che si leva unanime dai comitati. Il sospetto, ingenerato anche dalle dichiarazioni improvvide di qualche commentatore, è che la processione di domenica sera dalla ex Cattolica al Cardarelli e la successiva celebrazione religiosa potessero essere lette come una sorta di suggello a quanto deciso in ambito regionale. Anzi, in ambito romano, poiché le scelte che riguardano il Molise vengono fatte dai tecnici rispettivamente del ministero della Salute e di quello dell’Economia. Un sistema e un metodo che non sembrano stare più bene ai molisani che hanno deciso di affilare le armi e di indossare gli scarponi.

La manifestazione civile che si è svolta al Cardarelli è un esempio di questo mutamento di clima, è la rappresentazione esteriore di come  il corpo civile e politico di una regione sostanzialmente molliccia stia invece trovando vigore. Ad essersene accorti, a questo punto, non sono soltanto i sacri palazzi della politica ma anche quelli che sacri lo sono per definizione e che, secondo molti cittadini, dovrebbero limitare la loro missione alle questioni di fede.

 

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