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sabato, Maggio 4, 2024

Open day anno scolastico 2016/2017, l’istituto Andrea di Isernia si presenta

AttualitàOpen day anno scolastico 2016/2017, l'istituto Andrea di Isernia si presenta

BodyPartUn open day tutto all’insegna della cultura, musica, socializzazione e vero calore umano. Così si è presentata la scuola secondaria di I grado Andrea di Isernia nel suo istituto, coinvolgendo tanti genitori e ragazzi alla ricerca non solo di informazioni ma anche di una valida offerta formativa. Un evento che si è presentato come anticipazione di quello del 23 gennaio, in un ambiente cordiale, durante il quale si è mantenuta alta la concentrazione della platea coinvolta nelle esposizioni dei programmi e delle offerte formative.
Gli open day sono giornate in cui le scuole aprono le porte a tutti. Si può partecipare a varie iniziative e soprattutto si possono visitare le scuole, le aule, i laboratori, le palestre, e conoscere dirigenti scolastici, insegnanti e studenti. Un tempo, non molto lontano, ma abbastanza da comprendere l’evoluzione precoce del mondo scuola/ragazzi, non c’erano piani dell’offerta formativa, mitici odierni POF, non c’erano aule di fisica da visitare con professori che illustrano il funzionamento di ogni più piccolo strumento, né presentazioni in power point dei presidi che, mai come oggi, comprendono che il metodo migliore è parlare ai ragazzi con il cuore.
Ciononostante la scuola si sceglieva non solo per l’influenza dell’amica o del genitore, ma anche per la preparazione dei professori e delle possibilità di studio che la scuola stessa offriva. Oggi si aggiunge a questi un altro elemento di fondamentale importanza, dati i tempi e le mutate condizioni, quale l’attenzione alla sfera emotiva, psicologica e familiare dei ragazzi nonché dei genitori stessi. Un attenzione particolare, infatti, che la preside Mariella Di Sanza ha prestato, durante la sua esposizione, a ragazzi e genitori, sostenendo che vanno seguiti non solo dal punto di vista didattico ma anche, e soprattutto, dal punto di vista umano, sostenuti perché imparino a trovare valore nei valori, imparando ad imparare, convinta che, tale presenza, sia parte, positiva, di un processo culturale e sociale che vuole che la scuola, i genitori e gli studenti abbiano la possibilità di interagire e di partecipare in modo attivo a un percorso che giustamente appartiene a loro, alle loro inclinazioni, convinzioni e passioni senza trascurare l’aspetto umano e psicologico.
Senza dubbio, l‘open day delle scuole è uno strumento che serve a chiarirsi le idee e, perché no, anche a mettersi in discussione. La libertà di scegliere tra le diverse offerte formative è certamente un bene e un diritto, ma scegliere il meglio è un dovere nei confronti di un figlio o meglio ancora di un nucleo familiare.
L’importanza dell’educazione scolastica non si limita solo alla formazione dell’individuo tramite l’acquisizione di conoscenze teoriche, ma anche al conseguimento di criteri di orientamento della condotta individuale, attraverso una serie di discipline ed una trasmissione graduale del sapere. L’open day si è aperto con l’introduzione della dirigente scolastica che ha presentato la scuola, la sua utenza, l’offerta formativa in generale e il piano di offerta formativa della scuola. Al dirigente scolastico si sono affiancati docenti che hanno illustrato nel dettaglio programmi e progetti attraverso una presentazione in power point, offrendo dati e statistiche sulla scuola e la possibilità di visitarla. Gli allievi della scuola, poi, hanno coinvolto il pubblico presente in un vero e proprio concerto di voci e strumenti che ha esaltato ed evidenziato la loro preparazione e quella dei loro professori. Ma cosa gradita e simpatica è stato ascoltare, senza microfoni e in giro per la scuola, i commenti dei ragazzi e delle loro preferenze. Positivi. Sono loro i veri protagonisti e ne sono i giudici migliori! Per loro un’esperienza bella e davvero coinvolgente. “Se trovate (ed è solo questione di mettersi di impegno a pensarci) uno spazio temporale durante l’evento che possa far toccare con mano la professione o disciplina che si insegna, quello è il momento che più si ricorderanno i partecipanti una volta tornati a casa”. Quanto di più vero nella presentazione dell’evento Andrea di Isernia. Quel momento è il cuore dell’open day, quello che fa sì che un istituto si distingua dagli altri.

Lucia Lozzi

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