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domenica, Aprile 28, 2024

Maxitruffa Ittierre, la testimonianza di Roberto Spada

AttualitàMaxitruffa Ittierre, la testimonianza di Roberto Spada

dott.-spada3Sette imputati tra dipendenti, consulenti e fasonisti dell’azienda tessile. Secondo la Guardia di Finanza avrebbero attestato fatture false per 10 milioni di euro. Nuova udienza al tribunale di Isernia, con l’importante testimonianza di Roberto Spada, commissario governativo dell’Ittierre. Infatti, secondo l’accusa, la truffa fu effettuata proprio durante la gestione commissariale. Messere, difensore di parte civile e quindi rappresentante di Spada, ha ribadito che l’interesse della gestione commissariale è l’azione di risarcimento del danno. Ad accorgersi della truffa fu l’ex patron Antonio Bianchi, presentando un esposto in procura. Di seguito, i commissari straordinari (Stanislao Chimenti, Andrea Ciccoli e Roberto Spada), tramite il noto legale di Campobasso Arturo Messere, si costituirono parte civile nel processo. La struttura commissariale, in particolare, ha chiesto 10 milioni di euro di danni: quello sparito nell’ambito del mega raggiro era, infatti, denaro pubblico. Secondo le accuse, gli imputati avrebbero attestato la liceità di una serie di fatture false, per un importo di 10 milioni di euro, emesse da quattro società – una di Isernia, una di Perugia e due di Modena – operanti nella produzione di abbigliamento, che percepivano introiti per prestazioni o cessioni mai effettuate all’azienda tessile di Pettoranello. Il tutto nel periodo compreso tra il 2009 e il 2010 e grazie alla connivenza di due dipendenti infedeli. Messere si è detto sicuro dell’inesistente rischio della prescrizione che salverebbe da eventuali condanne gli imputati, ma non certo da azioni di risarcimento del danno. “Rischi di prescrizione dei reati non ve ne sono – ha affermato – perché il presidente del collegio ha già fissato delle scadenze e, anche se ne saltasse qualcuna, non andrebbe a pregiudicare di certo il processo né tantomeno i reati. Anche se in ultima analisi dovesse subentrare la prescrizione, la stessa non toccherebbe di certo la parte civile e quindi il relativo processo di risarcimento del danno. Quindi, in ogni caso, l’azione civile si potrà esperire contro i soggetti che hanno mosso tali atti truffaldini nei confronti di Ittierre”. “Sicuramente i nostri assistiti – hanno dichiarato gli avvocati Fraracci e Milano – nulla c’entrano con la paventata maxi truffa ai danni della Ittierre. Contiamo di evidenziare, già nel corso dell’istruttoria dibattimentale, le nostre ragioni e di ridimensionarla fortemente. Probabilmente ci sono stati dei pagamenti fatti in maniera irregolare, ma non l’intento criminoso da parte dei nostri assistiti”.

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