Trattamenti più efficaci e con minori complicazioni per i pazienti. Questo il risultato degli studi di ricerca, svolti in questi ultimi anni dall’Università Cattolica di Campobasso, riguardo l’uso della radioterapia sui malati di cancro. Una ricerca che assicura una maggiore qualità e più sicurezza delle cure applicate agli ammalati.
«Siamo tra i pochissimi al mondo – ha detto Savino Cilla, responsabile dell’Unità operativa di fisica applicata – ad aver sviluppato un metodo per controllare direttamente la dose somministrata al paziente durante il trattamento di radioterapia».
Un nuovo successo, quindi, per la Fondazione «Giovanni Paolo II» che arriva subito dopo lo straordinario intervento di chirurgia mini invasiva che ha visto l’impianto di una innovativa valvola aortica.
«Gli studi condotti – ha aggiunto Cilla – consentono terapie più complesse e personalizzate. Possono essere aggrediti tumori di qualunque forma, anche quando sono vicini agli organi interni più sensibili – ha concluso».
Il risultato: meno effetti collaterali. Davvero un passo in avanti rispetto alla radioterapia classica.
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