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domenica, Maggio 5, 2024

Cade dalle scale, muore donna romena. A Busso tornano i fantasmi del passato

AperturaCade dalle scale, muore donna romena. A Busso tornano i fantasmi del passato

223077-800x471-500x294di GIOVANNI DI TOTA
In primavera avrebbero dovuto sposarsi. Gabriela, arrivata dalla Romania come tante sue connazionali, a Busso aveva trovato lavoro come badante. Poi, anche l’amore. A 49 anni la sua vita avrebbe avuto una nuova svolta, ma un destino beffardo le ha voltato le spalle all’improvviso. E la sua vita si è spezzata in fondo a una scala a chiocciola, nella casa in cui avrebbe vissuto con il suo futuro marito.
Un incidente domestico, secondo la ricostruzione che viene considerata probabile dagli investigatori. Perché, come avviene in casi di questo tipo, sull’accaduto sarà il magistrato a mettere sul fascicolo la parola fine.
In contrada Pesco La Corte, Gabriela stava chiacchierando con il suo compagno all’esterno della loro casa. Lei è entrata e non è più tornata indietro. Quando il suo futuro sposo non l’ha più vista tornare è andato a cercarla. Lei era già riversa senza vita in fondo a quei gradini. Con il collo spezzato e un braccio fratturato. Un incidente, drammatico, sconvolgente.
Tutti in paese conoscono quella coppia, che aveva vissuto in un appartamento in piazza poi si era trasferita in campagna. Tutti ne ricordano l’affiatamento. I dubbi sull’accaduto sono solo legati alla procedura burocratica.
Ovunque, ma non a Busso, dove parlare di morte dopo una caduta dalle scale ha fatto riportare indietro le lancette all’inverno del duemila. In una palazzina, all’ingresso del paese, un uomo stava sistemando gli insaccati nella soffitta di casa sua. Una scivolata improvvisa e quell’uomo cadde dalla scala e finì su alcune tegole accatastate, procurandosi una profonda ferita al collo. Crollò esanime in fondo alla rampa della scalinata interna che arrivava alla soffitta.
Il medico che vide il corpo dell’uomo considerò compatibili le ferite con una caduta accidentale, e il caso fu archiviato come incidente domestico. Quell’uomo si chiamava Emilio Sepede. Sulla caduta accidentale dalla scala a chiocciola costata la vita alla povera Gabriela ha soffiato solo per un attimo il ricordo di quel duplice efferato omicidio, che a Busso nessuno ha mai dimenticato.

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