Impossibile cancellare dalla memoria quella terribile giornata di 72 anni fa. Quell’eccidio al solo pensiero fa rabbrividire. E ricorda a tutti i livelli di follia e crudeltà che si possono raggiungere durante una guerra. Nella frazione di Castelcervaro l’esercito nazista giustiziò, impiccandoli, il podestà Giuseppe Laurelli e i suoi concittadini, Giuseppe e Vincenzo Castaldi, Celestino e Domenico Lancellotta e Michele Petrarca. Avevano tentato di difendere un giovane che con una bomba a mano aveva ucciso un soldato tedesco, ferendone altri due, mentre facevano razzia fra i casolari. Secondo alcuni questo fu uno dei primissimi episodi della resistenza italiana. Ancora oggi ci sono testimoni diretti di quei giorni di terrore vissuti a Fornelli. È il caso di Antono Laurelli, figlio del podestà, presente insieme ad altri familiari alla cerimonia commemorativa. Come ogni anno i fornellesi hanno infatti ricordato il triste anniversario. Dopo la deposizione delle corone nel centro del paese, in tanti hanno raggiunto la frazione Castelcervaro per assistere alla messa celebrata nella cappella costruita sul luogo dell’eccidio. Intanto va avanti l’azione legale promossa dall’Amministrazione comunale per chiedere il risarcimento danni alla Germania. A breve ci sarà la prima udienza al tribunale di Isernia.
Fornelli ricorda le vittime dell’eccidio del ’43. Al via la causa per chiedere il risarcimento danni alla Germania
