Sono giorni decisivi per il futuro dello Zuccherificio del Molise. Tre le questioni aperte in un contesto ancora avvolto dall’incertezza. La prima riguarda le modalità della campagna dopo che gran parte dei lavoratori è stata richiamata in fabbrica. La curatrice fallimentare, Mirella Mileti e l’amministratore unico, Fabio Marone, devono sciogliere la riserva che tiene i dipendenti con il fiato sospeso: se, in sostanza, verrà accesa parte dell’impianto per una ventina di giorni oppore se la scelta ricadrà sull’impianto trasportabile, il cosiddetto ‘bluster’. Una decisione definitiva è attesa proprio in settimana, quando è previsto un nuovo incontro con i rappresentanti dei lavoratori. Gli stessi che vogliono capire quanto personale verrà impiegato o se è prevista una riduzione degli addetti che, dopo tanti mesi di riposo forzato, sono tornati nello stabilimento di contrada Perazzeto dove sono partiti i lavori di manutenzione e si stanno vagliando le forniture di bietole e il contratto del gas.
La seconda questione riguarda l’udienza in Tribunale per la verifica dello stato passivo della Spa, la società dichiarata fallita lo scorso maggio. La curatela deve esaminare le richieste di oltre seicento creditori presentate entro il termine ordinario del 18 settembre.
Sul fronte della vendita, invece, manca poco più di una settimana alla scadenza dell’ottavo bando con un importo a base d’asta di poco superiore ai nove milioni di euro.
La dottoressa Mileti dovrebbe incontrare uno dei gruppi interessati all’acquisto dell’impianto ma eventuali novità sulle trattative si conosceranno solo nei prossimi giorni.
Zuccherificio, settimana chiave per nuova campagna. Cresce l’attesa tra i lavoratori
