di ANNA MARIA DI MATTEO
La scorsa settimana l’incontro con il prefetto di Campobasso e con l’assessore al Lavoro Petraroia. In quella sede lo stesso Petraroia aveva annunciato l’invio di un telegramma al Governo centrale per velocizzare l’iter per il riconoscimento dello stato di crisi per il distretto produttivo Venafro-Bojano.
Esattamente sette giorni più tardi, le riunioni si sono spostate nella sede della Giunta regionale.
Continua così il calvario dei lavoratori della Gam e di quelli dello Zuccherificio, in cerca di risposte concrete dalle istituzioni sul loro futuro, su quello delle aziende per le quali lavorano.
In mattinata l’assessore alle Politiche agricole Vittorino Facciolla ed alcuni dirigenti regionali hanno ricevuto dapprima i lavoratori dell’azienda avicola, a seguire quelli dello Zuccherificio.
Seduti, attorno al tavolo, i lavoratori, sindacati e Regione. L’obiettivo è quello di individuare una soluzione che possa in qualche modo risolvere le due vertenze che si trascinano ormai da qualche anno, con conseguenze gravissime sulla vita di decine e decine di famiglie.
A dire il vero il governo regionale in tutti questi mesi non ha fatto altro che annunciare iniziative e provvedimenti che avrebbero risollevato le sorti delle due più importanti aziende della regione, ma con scarsi risultati, fino ad oggi.
Perché la Gam continua ad essere chiusa e lo Zuccherificio rischia di non fare neppure la mini campagna, come invece chiesto con forza dai sindacati per salvare il salvabile.
Tra le soluzioni prospettate dal governo regionale c’è quella che prevede l’utilizzo dei fondi del Psr, ma tra i sindacati ed i lavoratori aleggia un clima di diffidenza e di incertezza.
Il tempo continua a passare, aggravando una situazione che è già critica di per sè.
La speranza ha ormai lasciato, da tempo, il posto alla disperazione ed al pessimismo più nero.
