6.3 C
Campobasso
mercoledì, Aprile 24, 2024

Metropolitana leggera e tanfo pesante. Petraroia come il mago Otelma, distrugge la Formazione professionale e copre di ridicolo il Molise

AperturaMetropolitana leggera e tanfo pesante. Petraroia come il mago Otelma, distrugge la Formazione professionale e copre di ridicolo il Molise

di PASQUALE DI BELLO

Alla totale incapacità manifestata come assessore al Lavoro, l’ex segretario della Cgil Michele Petraroia ha di recente aggiunto la mancanza di senso del ridicolo. Dopo aver distrutto la Formazione professionale, propone ai molisani la creazione di nuove figure lavorative: l’attore, il cantante, il danzatore, il mosaicista, l’operatore termale, il tecnico subacqueo.

Che l’assessore Petraroia sia in assoluto il più clamoroso bluff prodotto dalla sinistra molisana, è un fatto che nessuno può mettere in dubbio. Che il vice presidente (sic!) della Regione avesse anche preso il posto del Mago Otelma, lo abbiamo appreso da poco. A darcene notizia, la delibera di Giunta n. 270 del 5 giugno 2015 avente ad oggetto: “Aggiornamento repertorio delle professioni della Regione Molise”.

Ma andiamo per gradi. A due anni e oltre dall’insediamento come assessore al Lavoro, Petraroia ha dimostrato per tabulas la propria totale incapacità. Una inettitudine pari soltanto alla fluviale prosopopea, che inonda regolarmente l’aula del consiglio regionale ad ogni intervento e le redazioni giornalistiche ad ogni comunicato stampa. Delle crisi in corso, nessuna è stata risolta. Anzi, dalla Gam allo Zuccherificio, dalla Ittierre ad altre decine di aziende, le criticità sono cresciute in maniera geometrica da quando in via Toscana, sede dell’assessorato, si è insediato l’ex segretario regionale della Cgil. Alla luce dei catastrofici risultati ottenuti, ovvero l’apertura di una serie infinita di tavoli di crisi che hanno trasformato la Regione in una falegnameria specializzata nella produzione di inutile segatura, ci chiediamo cosa aspetti il presidente Frattura a revocargli una delega che appare oggi tanto più indegna se all’incapacità manifesta si aggiunge il passato da sindacalista. Un’aggravante specifica tale che se l’incapacità politica fosse un reato porterebbe Petraroia direttamente all’ergastolo.

In questa Regione ci si profuma l’alito con grandi minchionerie, come la metropolitana leggera destinata a collegare Matrice a Boiano, e ci si dimentica invece del tanfo pesante che sale da più parti. Quello che sale da via Toscana, ad esempio, è uno dei peggiori. Pestilenziale e tossico. Più che tavoli, in realtà, Petraroia apre tombini per seppellire nell’acqua marrone tutto quello che distrugge. Ad esempio la Formazione professionale, letteralmente disintegrata in questi due anni e mezzo circa. Ai tanti disoccupati e disperati in circolazione presto se ne aggiungeranno altri. Questa volta la scure sul collo toccherà agli Enti di formazione che lavorano nel campo dei corsi liberi, cioè quei corsi per i quali la Regione non investe un centesimo ma al contrario ne guadagna. Corsi finanziati con quattrini degli enti stessi e che garantiscono lavoro a decine di persone, giovani, meno giovani e famiglie che ora, grazie alla inefficienza di Petraroia, si troveranno a breve disoccupati e nella disperazione più nera. Come loro, un colpo di mazza da baseball sulla fronte toccherà anche all’indotto che tale settore muove richiamando studenti da più parti d’Italia. I corsi liberi fanno lavorare anche ristoranti, bar e alimentari, affittacamere e alberghi, operatori del trasposto.

Qui, nel settore dei corsi liberi, non ci sono alibi e, soprattutto, non c’è l’alibi Iorio, lo spauracchio che Petraroia & Co. sbandierano ogni volta che si parla di una crisi. Non è colpa nostra!, urlano agitandosi come la rana di Galvani tanto paiono trapassati da una scossa elettrica. Colpa di Iorio, colpa di Iorio, tutta colpa di Iorio, ripetono come in un mantra, senza capire che la loro colpa non è quella di aver determinato crisi antiche ma quella di essersi rivelati degli assoluti incapaci nel risolverle e, soprattutto, dei bugiardi matricolati allorquando in campagna elettorale ha raccontato ai molisani che, giunti loro al governo, avrebbero risolto i problemi e garantito al Molise un futuro solido e prospero. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma, tornando al nostro ragionamento, nel settore della Formazione professionale e, segnatamente, in quello dei corsi liberi, l’alibi Iorio e quello del passato non tengono. Col vecchio governatore il tempo di adozione della delibera di Giunta, per capirci quella che autorizzava di volta in volta i corsi che gli enti richiedevano, aveva una cadenza trimestrale. Bene, in circa due anni e mezzo l’ineffabile Petraroia ha prodotto solo due delibere di cui l’ultima ad aprile del 2014. E’ quindi oltre un anno che gli enti interessati, pur avendone fatto regolarmente richiesta e nulla rilevando in contrario, non ricevono dalla Regione la dovuta autorizzazione. Non ricevono nemmeno una risposta ai quesiti posti, essendo tale e tanta la strafottenza del ceto politico che alla domanda legittima sul perché di tale ritardo, Petraroia non ha risposto una parola. O meglio, ha risposto indossando il copricapo del Mago Otelma, dedicandosi ai giochi di prestigio. Non riuscendo a creare o quantomeno a proteggere il lavoro esistente, in tema di Formazione professionale ha tirato fuori dal cappello oltre al classico coniglio una serie di fesserie che nemmeno l’Otelma vero sarebbe stato capace di partorire. Circa un mese fa Petraroia ha annunciato l’ampliamento del repertorio regionale delle professioni che, secondo l’assessore ai comunicati stampa, “permetterà ai soggetti attuatori di interventi formativi di avere a disposizione uno strumento normativo che possa guidarli nella presentazione di valide proposte”. Bene, sapete quali sono, tra le altre, le professioni che Petraroia ha portato in Giunta e che questa ha approvato con delibera 270 dello scorso 5 giugno? Il Tecnico dei giardini, il Tecnico addestratore di cavalli, il Tecnico di campionario di maglieria, il Modellista di pelletteria, l’Operatore tecnico subacqueo, il Mosaicista,  l’Attore, il Cantante, il Danzatore, il Creatore di effetti scenici, il Macchinista cinematografico, il Massaggiatore e Capo bagnino, il Bodyguard, l’Acconciatore cinematografico, l’Operatore termale e via cianciando. Tutte professioni di cui il Molise e l’Italia hanno una fame matta e disperatissima. E questo è solo un piccolo esempio di come Petraroia stia trasformando l’assessorato al Lavoro nel quartier generale del divino Otelma.

Poscritto. Dall’elenco mancano i pagliacci, ma non è un caso. Per quelli in Molise siamo al completo.

Ultime Notizie