La data non è ancora nota ma quest’anno il periodo di fermo biologico non scatterà nei primi giorni di agosto ma con ogni probabilità l’ultima settimana del mese. La parlamentare del Pd, Laura Venittelli, responsabile nazionale per il settore, ha rappresentato più volte la proposta al Ministero per posticipare lo stop delle attività.
Un risultato importante per gli operatori della marineria termolese e di questa zona dell’Adriatico che, di fatto, potranno lavorare con l’intero pescato locale anche nei giorni più importanti della stagione estiva con il maggiore afflusso di turisti e villeggianti.
”E’ un provvedimento significativo, frutto anche del lavoro svolto in questi mesi per costituire il Distretto del medio Adriatico – ha osservato la Venittelli – ora puntiamo a organizzare al meglio le attività per poi discutere delle possibilità del futuro”.
La deputata sta, infatti, lavorando anche a un progetto più ampio che punta a rendere più flessibile il fermo ascoltando quelle che sono le esigenze delle marinerie. Un primo sì è arrivato alla Camera dove è stata discussa la proposta che riguarda una concezione “spaziale” del fermo invece che “temporale”. Grazie alla ricerca scientifica potrebbero essere individuate delle apposite zone di ripopolamento consentendo, allo stesso tempo, di continuare le attività in altre aree senza bloccare tutta la pesca. Questo, in sostanza, il discorso della parlamentare che ha evidenziato anche che ”i riflessi positivi per un settore da tempo in forte crisi sono diversi e dal prossimo anno il progetto potrebbe diventare realtà grazie alla collaborazione tra le varie parti coinvolte nell’iniziativa”. Secondo Laura Venittelli ”il Molise che spesso si deve ‘piegare’ alle volontà di altre regioni, questa volta diventa, nel suo piccolo, protagonista”.
