Magistrati, avvocati, rappresentanti delle istituzioni, della politica, delle Forze dell’Ordine, cittadini, la stampa. In tanti hanno voluto partecipare al ricordo di Giovanni Falcione, l’uomo, il magistrato, l’amico scomparso a soli 51 anni, nel pieno della vita e della carriera, lo scorso dicembre. A lui è stata intitolata l’aula della Corte d’Assise a Campobasso, in cui tante volte ha indossato la toga di giudice. E’ stata scoperta la targa con inciso il nome di Giovanni Falcione, ricordato nelle parole intense del presidente del Tribunale del capoluogo Ottavio Abbate.
«Il fatto che tutti, magistrati e avvocati, cittadini sono qui oggi – ha detto – testimonia il grande ruolo che ha avuto Gianni, la sua grande capacità di sintesi tra le parti. un esempio per tutti e soprattutto per le giovani generazioni che passeranno davanti a quella targa e sapranno, ricorderanno cosa significhi servire la giustizia con dedizione, lealtà e professionalità”
Un’aula gremita di gente che lo ha conosciuto, ne ha apprezzato le qualità umane e professionali, l’equilibrio, il rapporto schietto e sincero che aveva con tutti come ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli Avvocati Demetrio Rivellino: «Gianni aveva un grande merito, quello di essere umano e sapersi rapportare con tutti. In quest’aula, dove tante volte ha lavorato, lo ricorderemo sempre al suo posto. Una grande persona”
Negli occhi commossi della madre di Giovanni Falcione, l’orgoglio per quel figlio che non c’è più, ma che resta nel suo cuore e nel ricordo di quanto lo hanno amato, a Campobasso e nel paese dove era nato, San Giuliano del Sannio. “Dio lo ha voluto con sè, ora è con lui e io ne sarò sempre fiera, perchè era buono, onesto e sincero» ha detto la signora Teresa.
