Sono tanti i misteri che ruotano intorno a Celestino V. Uno di questi riguarda la sua morte. Più di qualche studioso, facendo riferimento alla sua rinuncia al soglio pontificio, è infatti arrivato a ipotizzare che Pietro Angelerio sia stato vittima di un omicidio. Alcuni testi e persino un’immagine sembrano confermare questa tesi. Ma le cose stanno davvero così? In realtà prove certe non ve ne sono, è stato detto durante un convengo organizzato a Isernia nell’ambito del Giubileo degli ottocento anni dalla nascita di San Pietro Celestino, organizzato proprio per affrontare la controversa questione del suo presunto assassinio. Monsignor Claudio Palumbo, vicario della diocesi di Isernia-Venafro ha citato le fonti dal quale hanno preso spunto certo ipotesi. A suo avviso si tratta di casi isolati, (mai ripresi nei secoli successivi), forse alimentati da campagne antibonifaciane. Per questo a suo parere si è di fronte più a leggende che a fatti storici realemnte accaduti. Anche se, va detto, qualche dubbio resta. Per ora il caso è archiviato, dunque. Ma ciò che più conta è l’esempio e l’attualità del messaggio lasciato da quel Celestino V tirato scherzosamente in ballo da Papa Francesco durante la recente udienza privata con i fedeli della diocesi di Isernia-Venafro, ha sottolineato il vescovo, monsigor Camillo Cibotti. Oggi non è più ricordato come il Papa del Gran Rifiuto, ma come un Santo dal quale prendere esempio.
Celestino V vittima di un omicidio? Esperti a confronto a Isernia
