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venerdì, Aprile 26, 2024

Omicidio La Porta, in aula il racconto dei familiari dell’imputato

AttualitàOmicidio La Porta, in aula il racconto dei familiari dell'imputato

di ANNA MARIA DI MATTEO

Nuova udienza, questa mattina, in Corte d’Assise, a Campobasso, del processo a carico di Antonio La Porta, l’uomo di 55 anni che il 25 maggio dello scorso anno uccise il fratello, Vincenzo, dieci anni più grande di lui, al culmine di una lite.

A deporre in aula la moglie e la figlia dell’imputato che hanno ripercorso le fasi concitate della lite scoppiata in famiglia.

«Il colpo della pistola di mio padre – ha raccontato la figlia – partì dopo l’intervento dei miei cugini che cercavano di fermarlo. Mia madre e gli altri parenti urlavano, mentre mio padre aveva sangue sul volto.Mio zio era invece a terra. Io gli chiedevo: cosa hai combinato??? Ma lui andò a cambiarsi e prima di andare via con il suo furgone mi mandò un bacio».

La ragazza ha anche ricordato come i due fratelli, suo padre e suo zio, litigassero spesso, ma il giorno successivo, era tutto finito.

Carmine Verde, legale dell’imputato, ha chiesto ed ottenuto l’acquisizione agli atti del processo, della documentazione medica di Antonio La Porta che rimase ferito durante la lite. Ed a riguardo la tesi della difesa è che l’uomo abbia reagito in seguito ad una aggressione.

Il legale di parte civile, Angelo Piunno ha invece tirato fuori una vecchia vicenda giudiziaria. Si tratta di una sentenza di condanna dell’imputato a 14 anni per concorso in violenza sessuale e tentato omicidio .

La condanna era riferita ad un episodio che si verificò a Campodipietra nel 1989.

Prossima udienza, il 14 maggio, quando sarà ascoltato un perito, oltre all’imputato, Antonio La Porta, oggi presente in aula.

 

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