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venerdì, Aprile 26, 2024

Larino, la rieducazione passa per la famiglia. I progetti del Carcere frentano

EvidenzaLarino, la rieducazione passa per la famiglia. I progetti del Carcere frentano

La Casa di reclusione di Larino da anni ha avviato un’attività di tutela e promozione del ruolo della famiglia nella fase di rieducazione dei condannati. Per evitare la recidiva si è ritenuto, al momento dell’organizzazione del trattamento carcerario, di fornire tutta una serie di supporti al detenuto, in maniera da consentirgli, una volta libero, di non essere messo da parte dalla società. Quindi percorsi scolastici, formativi, lavorativi e, soprattutto, personali. Colloqui senza bancone divisorio, possibilità di visite domenicali per i parenti impegnati al lavoro, ambienti più confacenti ai bambini in visita. Proprio per una progettazione diversa riguardo ai minori che hanno il genitore in carcere, per due domeniche si svolgono degli incontri con le famiglie, organizzati per l’intera giornata. I bambini possono giocare liberamente con i genitori all’aperto, degli animatori cercano di coinvolgere i più riluttanti, si mangia insieme e le pietanze sono preparate dai genitori, e poi pallone, giocattoli e tutto quanto necessario per una vera festa: quella dei bimbi, dei padri e delle madri, della famiglia che continua ad esistere. Il messaggio è chiaro, il ruolo dei genitori è importantissimo nei confronti dei figli, anche in situazioni di disagio personale. A rotazione nelle due giornate sono  ospitati 220 adulti e 100 minori. Gli eventi sono possibili con l’enorme impegno della Direzione e del Personale della Casa circondariale di Larino, dell’Animazione “Miss Magic” di Teresa e Michela, della Società Nazionale di Salvamento – sez. di Guardialfiera – con Presidente Nicola Fratangelo, della Onlus Protezione Civile di Petacciato con Presidente Giuliano Di Credico e la Protezione civile Valtrigno – sez. di Mafalda – con Presidente Saverio Di Fiore.

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