Dopo il Comune, anche i parenti delle vittime dell’eccidio di Fornelli stanno valutando l’ipotesi di fare causa alla Germania. Lo studio legale Olivieri di Fermo, specializzato in questo tipo di ricorsi, da un lato si appresta ad aprire la causa civile al tribunale di Isernia per conto dell’amministrazione comunale, dall’altro ha cominciato a raccogliere le adesioni dei familiari dei cittadini fornellesi che nel 1944 furono impiccati per rappresaglia dai soldati tedeschi. L’obiettivo è quello di promuovere un’azione collettiva, qualcosa di simile a quella che nel diritto anglosassone viene definita class action. «Quanti ancora non sono stati contattati – ha detto il vice sindaco Gino Apollonio – possono aderire all’iniziativa in qualsiasi momento, rivolgendosi direttamente al Comune. La nostra è una battaglia di verità per tirare fuori dall’armadio della vergogna la storia dei nostri Martiri; sentiamo il dovere di portare all’attenzione di tutti uno dei primi atti di resistenza nel centro-sud. È una questione di dignità , ma al tempo stesso vogliamo far conoscere a tutti – ha concluso Apollonio – l’atto di coraggio dell’allora podestà Giuseppe Laurelli, di Giuseppe e Vincenzo Castaldi, di Celestino e Domenico Lancellotta e di Michele Petrarca». Il Comune ha già avuto modo di spiegare che questa non è un’iniziativa per fare cassa: l’eventuale risarcimento dei danni derivanti dai crimini di guerra verrebbe infatti impiegato per realizzare opere pubbliche dedicate ai martiri fornellesi. La causa civile che dovrebbe prendere il via al tribunale di Isernia ha un suo fondamento: nei mesi scorsi la Corte Costituzionale ha infatti cancellato la pronuncia della Corte Internazionale di Giustizia che aveva tolto all’Italia la giurisdizione in materia di crimini di guerra. La Merkel è avvisata.
Fornelli, class action dei familiari delle vittime dell’eccidio contro la Germania
