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mercoledì, Maggio 1, 2024

Sanità, la Uil denuncia: “Troppi sprechi, è lì che bisogna intervenire, non tagliando i servizi”

AperturaSanità, la Uil denuncia: "Troppi sprechi, è lì che bisogna intervenire, non tagliando i servizi"

di TONINO DANESE

In Molise, con le scelte sulla sanità, si lede il diritto alla salute dei cittadini, quello sancito dalla costituzione. Stiamo assistendo allo smantellamento del sistema sanitario e sociale, con lo spettro insistente della chiusura di ospedali e reparti. Tecla Boccardo, segretaria regionale della Uil, va pesante e attacca a testa bassa il decreto Balduzzi e le scelte del governo regionale, quelle sottoscritte da Frattura in sede di Conferenza Stato-Regioni. «In una regione con meno di 600mila abitanti rischiamo – ha detto – si rischia di perdere i presidi sanitari, non solo quelli di Agnone, Larino e Venafro, ma anche Isernia e Termoli. Si chiudono reparti essenziali come neonatologia, a termoli, e si incentiva la mobilità verso Vasto».
Il rischio serio secondo Boccardo è l’azzeramento dei servizi essenziali per i cittadini.  «Il rischio è rimanere – ha aggiunto Boccardo – con un solo ospedale Dea di primo livello a Campobasso. Mancano reali e adeguati piani di rientro, non si coinvolge il sindacato»
La Uil ha iniziato una campagna per denunciare ed evidenziare gli sprechi, partendo proprio da quelli in sanità, tanti, comprese strutture mai utilizzate, i costi farmaceutici, ad esempio. «Perchè a Termoli sono più bassi rispetto al resto della regione?» si chiede il sindacato. «Perchè per il privato viene accreditato solo ciò che crea profitto e il resto va al pubblico? Pubblico e privato dovrebbero integrarsi sulla base di bisogni e qualità».
Tecla Boccardo parla di discrepanze nella diagnostica, con strumenti in numero alto, più alto che a Roma; nelle prescrizioni che si fanno anche quando non servono ha aggiunto. A chi giova? è l’ulteriore interrogativo.
Non tagli, dunque, per la Uil, ma una razionale riqualificazione intervenendo sugli sprechi. Infine sui precari, importanti per garantire i livelli di assistenza, ha evidenziato come solo in Molise non si è fatto un accordo per la proroga, per la stabilizzazione. La guardia è alta. La Uil non molla sulla sanità come su altri aspetti critici.

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