La performance dell’artista Elio Franceschelli sintetizza il senso della protesta dei cittadini: le maschere antigas posizionate sul prato dicono che presto gli alberi dovranno fare posto al cemento e a un campo di calcetto in erba sintetica. Per il Comune vanno abbattuti perché malati, praticamente morti, ma in ogni caso non hanno nulla a che vedere con il progetto del campetto. Di diverso avviso i cittadini, intenzionati a portare fino in fondo la loro battaglia. Intanto la Forestale, tirata in ballo, ha precisato che si è limitata solo a dare un parere sugli alberi da abbattere, ma all’interno della villa comunale le decisioni spettano all’Amministrazione, ha detto il comandate provinciale Sammarone, che proprio stamattina ha incontrato alcune persone contrarie all’abbattimento. Specificando, tra l’altro, che il Corpo forestale non ha nulla a che vedere con il progetto. Certo è che i cittadini continuano a pensarla diversamente. Emilio Izzo ha detto che comunque “due grossi alberi rischiano di essere abbattuti per fare spazio al campetto. E questo non lo permetteremo”. La protesta va dunque avanti. Nel frattempo Tiziano Di Clemente, responsabile del Partito comunista dei lavoratori, oltre a chiedere nell’immediato la sospensione dei lavori, propone al Comune di nominare agronomi di fiducia per effettuare una perizia che faccia chiarezza sulla presunta pericolosità degli abeti. In ogni caso non finisce qui. Izzo ha infatti annunciato la partecipazione di una delegazione di cittadini “all’eventuale conferenza stampa del Comune, anche se sarebbe più opportuno un confronto pubblico. Intanto domenica, alla villa comunale, organizzeremo una grande manifestazione per ribadire il nostro no a questo progetto”.
Isernia. Alberi da abbattere nella villa comunale, si inasprisce la protesta
