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giovedì, Maggio 2, 2024

Vertenza Ittierre, i sindacati chiedono soluzioni: subito un Tavolo tecnico

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La situazione dei dipendenti Ittierre, la maggior parte di loro ancora solo per poche ore con questo status prima di diventare ex dipendenti, sta evolvendo in maniera preoccupante prefigurando una via sempre più stretta da percorrere per dare qualche speranza di lavoro alle centinaia di famiglie coinvolte. L’appello delle istituzioni per l’attivazione di un tavolo di crisi ministeriale allo scopo di ricercare soluzioni è un passaggio possibile e dovuto, ma deve essere preceduto dall’immediata attivazione di un tavolo tematico regionale, peraltro già concordato tra parti sociali e Governo regionale. Si deve attivare un tavolo di crisi del settore tessile in maniera tempestiva per seguire da vicino l’evoluzione delle vicende della O.T.I. che lasciano sempre più appese ad un filo le speranze di far ripartire il ramo d’azienda dell’Ittierre. Bisogna affrontare velocemente questa questione insieme per far si che il lavoro fatto fino ad ora non vada perduto ma, soprattutto, bisogna cominciare ad interloquire tutti insieme con i possibili imprenditori che si stanno affacciando in Molise per recuperare quel know how che Ittierre sta liberando da qualsiasi vincolo. Da mercoledì 26 novembre qualche centinaio di persone altamente qualificate del settore tessile saranno disoccupate ed a loro, comprendendo in questa azione anche i circa 150 ex Ittierre che oggi sono alla fine degli ammortizzatori sociali, che va rivolto lo sforzo delle istituzioni e delle parti sociali per rendere concreta una speranza di ripartenza dell’intero settore del tessile del Molise. Bisogna concertare insieme agli assessori regionali al Lavoro e Attività Produttive, le azioni da mettere in campo per favorire l’arrivo di imprenditori del settore tessile che vogliono investire in Molise. Ma la discussione deve partire subito per avere i lavoratori ancora nello stato d’animo predisposto a combattere per avere un futuro. Se dovesse sopravvenire la rassegnazione diverrebbe inutile qualsiasi discussione e saremmo tutti costretti a porci problemi di natura diversa su un’intera provincia che, già ultima in Italia come reddito pro capite, potrebbe essere contaminata da dinamiche sociali drammaticamente in uso a pochi chilometri di distanza.

Le segreterie regionali di Filctem CGIL e Uiltec UIL.

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