Ancora una volta ci troviamo ad evidenziare l’inefficienza, la superficialità e le carenze della gestione del sistema Poste Italiane in Molise. E’ di pochi giorni fa la giusta denunzia del Sindaco di Filignano i cui abitanti non ricevono più la corrispondenza. Il postino è andato in pensione e la RAM 3 di Pescara non lo ha sostituito. Vergogna! Ma i problemi sono anche peggiori in Mercato Privati. Non è dato sapere quale “mente illuminata” abbia partorito la decisione delle chiusure a “macchia di leopardo” che stanno interessando gli uffici della Regione. Ecco un esempio di quanto sta accadendo ed accadrà: il giorno 14 agosto la cittadina di Trivento avrà a disposizione un solo sportello con un unico impiegato. Quante persone ci sono a Trivento in questo periodo? Qualche migliaio. E’ come se gli uffici comunali restassero aperti con una sola persona. E la Filiale di Campobasso, pur interessata del problema, risponde con sufficienza e non curanza. Come se tutto fosse normale! Noi chiediamo: dove sono gli esuberi tanto decantati dal RAT Roberto Minicuci? Naturalmente potremmo, anzi dovremmo parlare delle condizioni di lavoro in cui è costretto ad operare il personale. Non è giusto, assolutamente non è giusto! Qui evidentemente c’è un disegno ben preciso: far saltare le Poste Italiane in Molise. Un’ultima riflessione: nella nostra regione il mese di agosto, da sempre, evidenzia un notevole incremento demografico. E da Bari cosa fanno? Invece di potenziare il servizio lo tagliano. A chi viene da fuori, a chi viene dall’estero, tutti clienti affezionati dell’Azienda, quale immagine consegniamo? Uffici chiusi e file esagerate in quelli rimasti aperti. Poi dicono che l’Italia è alla deriva. Di tutto ciò abbiamo interessato anche i Prefetti di Campobasso e Isernia nonché l’intero corpo politico molisano. Abbiamo aperto un nuovo conflitto di lavoro. Di più non possiamo fare anche perché nello stesso Molise c’è chi rema contro … Nel frattempo l’inferno è servito.
Le Segreterie Regionali della SLC-CGIL e della UIL-POSTE
