A lanciare un nuovo allarme per il futuro della sanità in Basso Molise sono stati sette consiglieri di opposizione al Comune di Termoli. <<La Regione – ha spiegato Michele Marone – sta per trasformare i piani operativi congelati dal Tar che ha dato ragione ai cittadini di Venafro in proposta di legge e questo – ha aggiunto – vuol dire che non si potrà ricorrere davanti a un giudice e sarà difficile sollevare vizi di illegittimità>>. Da qui l’invito a soprassedere rivolto agli stessi consiglieri di Palazzo Moffa per una proposta – è stato ribadito – che in pratica non considera alcun apporto partecipativo di concertazione dei comitati. Meno servizi, mobilità passiva verso altre regioni, reparti depotenziati sono alcuni dei rischi ribaditi dagli esponenti della minoranza. L’ex sindaco Antonio Di Brino ha parlato anche da operatore sanitario: <<E’ in atto una sorta di eutanasia>>. A seguire gli interventi anche i rappresentanti del Comitato San Timoteo e dell’associazione dei cardiopatici.
Termoli, la minoranza contro la legge regionale sulla sanità: ” Una vera e propria eutanasia”
