Il congresso regionale della Feneal Uil, il sindacato del settore edile, di scena a Castelpetroso, cade in un momento davvero critico per la nostra terra: negli ultimi mesi le morti e gli infortuni sui cantieri hanno subito una preoccupante impennata. Ed è un dato paradossale, visto che a causa della crisi economica si sta lavorando molto meno rispetto al passato. Per il segretario regionale, Enrico Staffieri, significa che “i controlli sono ancora insufficienti. E il lavoro nero continua a essere un piaga sempre più preoccupante”. Infortuni a parte, la drastica riduzione del lavoro e il conseguente aumento della disoccupazione preoccupano non poco il sindacato di categoria. Se vi vuole cambiare rotta, “se si vuole evitare la morte del Molise – ha detto ancora Staffieri – è il caso che anche le istituzioni cambiano registro. È il caso che la pubblica amministrazione paghi i suoi debiti con le imprese, è il caso di avviare nuovi lavori. È necessario – ha concluso – riaprire la concertazione con la Regione. Oggi il Molise è morto, è fermo”. Neanche a livello nazionale le cose vanno meglio. In questi giorni la Feneal Uil sta avendo un confronto con il Governo per studiare le possibili strategie di rilancio di uno dei settori trainanti dell’economia. Sul tavolo c’è questa proposta: “Avviare lavori che prevengano i dissesti idrogeologici – ha detto il segretario nazionale Correale, presente al congresso di Castelpetroso -. Si avrebbero due vantaggi: da un lato si creerebbe lavoro, dall’altro si risparmierebbe. Intervenire dopo una calamità naturale, infatti, costa molto di più”.
Castelpetroso. Feneal Uil: lavori per prevenire frane e dissesti, ecco come si rilancia il settore edile
