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giovedì, Aprile 25, 2024

La Curia “salva” la sede dell’Università a Isernia

AttualitàLa Curia "salva" la sede dell'Università a Isernia

di SERGIO DI VINCENZO Il tempo stringe, perché bisogna avere risposte certe e messe per iscritto entro mercoledì 30 aprile. Ma i primi risultati della trattativa fra Università del Molise, Comune di Isernia e Curia vescovile inducono a un pur cauto ottimismo. Si fanno infatti sempre più concrete le possibilità di far restare l’ateneo nella sede di via Mazzini. Proprio oggi il sindaco Brasiello ha incontrato il rettore Palmieri per illustrare le importanti novità scaturite da un recente confronto tra l’amministrazione comunale e la Curia. Al termine dell’incontro è stata inviata questa nota alla stampa: “Nell’incontro odierno il Rettore ha confermato al Sindaco Brasiello la disponibilità dell’Ateneo a non abbandonare la sede di Via Mazzini, alle condizioni irrinunciabili già fissate dagli Organi Accademici. Pertanto, considerata la disponibilità del Comune di Isernia e dell’Ateneo ad addivenire ad una conclusione positiva della vicenda, si rende ora soltanto indispensabile che la Curia entro la data del 30 aprile formalizzi con un proprio atto destinato all’Università degli Studi del Molise la volontà di consentire l’utilizzo a titolo gratuito della sede, almeno fino all’Anno Accademico 2017/2018”. Dal canto proprio la Curia si è detta disponibile a ridurre drasticamente il canone di locazione. Davvero un bel gesto. Ora si tratta di firmare l’intesa fra Curia e Comune. Naturalmente entro il 30 aprile. Brasiello si è detto ottimista. Intanto anche gli ordini professionali sono scesi in campo per contribuire al mantenimento della sede universitaria nel centro storico di Isernia. Su invito dell’Ordine degli avvocati, oggi è stato avviato un confronto che successivamente sarà esteso anche alle associazioni e agli altri enti cittadini. Intanto si è pensato di organizzare tutti corsi formativi e i convegni nella sede di via Mazzini, in modo da fare entrare altri soldi in cassa, mentre l’ordine forense ha avanzato anche quest’altra proposta: “Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Moscardino – è quello di aprire una scuola forense, dove sarà possibile prepararsi per l’esame da avvocato. Previsti anche corsi di legal english”.

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