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domenica, Maggio 5, 2024

Frattura e la sua maggioranza sempre più in crisi. Verifica politica e primarie, resa dei conti nel Pd

AperturaFrattura e la sua maggioranza sempre più in crisi. Verifica politica e primarie, resa dei conti nel Pd

di GIOVANNI MINICOZZI

Il rebus della verifica politica nella maggioranza di centrosinistra,  che da appena un anno governa la Regione,  si tinge sempre più di giallo e di ridicolo.

A tutti gli effetti la verifica è diventata ormai una vera e propria crisi politica che si trascina da tempo e che paralizza le istituzioni e complica perfino la scelta dei candidati targati Pd al vertice dei Comuni di Campobasso e Termoli.

Una crisi mascherata da semplice tagliando di controllo che, a dire il vero, dovrebbe essere inutile per una macchina nuova immatricolata a marzo 2013.

Evidentemente Paolo Frattura l’ha guidata così male da distruggerla in poco tempo. Forse per ricominciare a muoversi più che un tagliando servirebbe una macchina nuova e probabilmente un guidatore diverso, più capace e più rispettoso del codice stradale per evitare di fare danni così gravi.

Ma tant’è.

A distanza di un mese dall’annuncio di Frattura che prometteva la soluzione, ovvero azzeramento e nuova Giunta in 48 ore, bisogna prendere atto che oggi siamo al punto di partenza.

Giri di valzer e balletti inutili che di volta in volta hanno coinvolto esponenti di spicco della politica molisana: Vincenzo Cotugno, Riccardo Tamburro, Carlo Veneziale e le donne del centrosinistra in odore di quota rosa Erminia Gatti, Costanza Carriero, l’editrice di Teleregione Sabrina Ricci e Nunzia Lattanzio, l’unica eletta della maggioranza in Consiglio regionale alla quale spetterebbe il posto nell’esecutivo.

L’ultima trovata di Frattura, che però non è nuova perché risale a un anno fa, riguarda la reiterata richiesta di dimissioni dal Consiglio per gli assessori della nuova Giunta. Un espediente che ad essere benevoli si può definire comico e ridicolo.

Il governatore sa bene, infatti, che nessun eletto a palazzo Moffa si metterebbe nelle sue mani con il rischio di essere mandato a casa alla prima occasione di scontro.

A guadare bene gli avvenimenti la matassa della crisi l’ha ingarbugliata proprio Paolo Frattura quando ha iniziato, insieme a Micaela Fanelli, un virulento corpo a corpo con quegli esponenti del Pd, Roberto Ruta e Danilo Leva in primis, che gli avevano regalato il vertice della Regione. Oggi invece il governatore vorrebbe eliminarli dalla scena politica con la complicità di altri soggetti, estranei al Pd, che lo hanno coadiuvato nelle vittorie delle primarie dell’8 dicembre e del 16 febbraio. Ma il presidente ha sbagliato i conti ed oggi è proprio lui a dover ballare il tango per tentare di tenere unita una maggioranza sempre più sfilacciata. Intanto la crisi si avvita su se stessa e la resa dei conti nel Pd continua con le elezioni primarie, primarie e secondarie della prossima primavera.

C’è da scommettere che il bello deve ancora arrivare.

 

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