Non ci voleva di certo questo incontro per capire che la proposta dell’Ikf non piace ai dipendenti della Ittierre. Ma alla fine dell’assemblea, seppur tra varie perplessità, l’invito del sindaco di Isernia Brasiello, ossia incontrare i vertici del fondo e di conoscere i dettagli del piano, è stato accettato. Il confronto con una delegazione di lavoratori è previsto per giovedì pomeriggio al comune. Gli altri dipendenti aspetteranno davanti al municipio. “Dobbiamo praticare ogni strada prima di dire no a priori – ha detto il primo cittadino. Poi valuteremo altre strade. L’importante è dare tranquillità a questi lavoratori e alle loro famiglie. Sono preoccupato, potrebbero anche esserci problemi di ordine pubblico. E noi dobbiamo evitare che la situazione diventi incontrollabile. Come? Una delle ipotesi in campo è anche quella di utilizzare i fondi per le aree di crisi. I requisti per ottenerli ci sono”. Durante l’incontro all’hotel Europa – assenti i sindacati – i dipendenti sono apparsi divisi sul futuro della società: da un lato c’è chi spera comunque in un salvataggio dell’azienda. Dall’altro c’è chi preferisce il fallimento. Né sono mancate accuse alla Regione, presente nei giorni della protesta di luglio, mentre oggi appare defilata. In ogni caso giovedì i lavoratori ascolteranno l’Ikf, ma al tempo stesso non escludono di far sentire in altri modi la propria voce: “Da parte nostra non ci sono preclusioni – ha detto Vincenzo Capone, dipendente Ittierre – ma da quello che abbiamo sentito il piano non ci soddisfa. In ogni caso la politica dovrà assumersi le proprie responsabilità. Se abbiamo ereditato questa situazione lo dobbiamo anche a loro. Dovranno ascoltarci, se occorre alzeremo i toni”.
Vertenza ittierre, giovedì al Comune di Isernia faccia a faccia tra dipendenti e Ikf
