di FABRIZIO OCCHIONERO Deluso e amareggiato Antonio Di Brino ha assunto consapevolezza della fine anticipata del mandato. In mattinata è arrivato in municipio dove ha salutato i dipendenti, alcuni dei quali si sono commossi. Non si rimprovera nulla rispetto alle scelte adottate in questi anni; rivendica il ruolo di discontinuità rispetto al passato. <<Alcuni segnali – ha affermato – comunque erano arrivati>>. In realtà – ha osservato il primo cittadino <<non è stato un mandato facile fin dall’inizio proprio per questo motivo quei poteri forti che ci sono stati a termoli per anni se non per decenni si sono visti esclusi dalla gestione dell’amministrazione ed evidentemente più volte hanno cercato di farmi fuori senza riuscirci>>. Il sindaco uscente ha poi commentato il ruolo degli esponenti regionali nella vicenda all’indomani delle primarie del Partito Democratico: <<Non capisco che cosa poteva entrarci una competizione che non riguarda il centrodestra, siamo stati coinvolti anche in questo. Evidentemente la fibrillazione del centrosinistra non si limita solo al proprio interno ma va anche fuori i confini della coalizione>>. Insomma, <<poteri forti>>, pressioni e – ha osservato Di Brino <<un doppio gioco portato avanti dai quattro consiglieri dissidenti dei quali – ha spiegato – non comprendo le ragioni perché ci sentivamo tutti i giorni, anche ieri, seppure avevo qualche avvisaglia che fosse in essere questa azione. Tutti, in ogni caso, mi avevano confermato che non ci sarebbe stato nulla>>. Le cose sono andate diversamente. Ora Di Brino si rammarica di non poter completare un percorso avviato, come lui stesso ha ribadito più volte <<per dare un nuovo volto a una città che ama. Credo che i risultati si sono visti, molti stavano per venire come gli orti orbani le sedi affidate alle associazioni. Tante opere pubbliche realizzate, in via di completamento e da avviare>>. Infine, in merito a una sua possibile ricandidatura, Antonio Di Brino ha risposto così: <<Beh, questo adesso così a caldo è assolutamente prematuro, devo riposarmi e riflettere un attimo>>. Poi si vedrà.
Parla il sindaco defenestrato Antonio Di Brino: “Poteri forti, pressioni e un doppio gioco dei consiglieri dissidenti”
