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sabato, Maggio 4, 2024

Portaborse: la barzelletta dell’art.7. Il Governo sbugiarda la Regione

AperturaPortaborse: la barzelletta dell'art.7. Il Governo sbugiarda la Regione

di GIOVANNI MINICOZZI

La Presidenza del Consiglio dei ministri è intervenuta con una nota scritta sulla famigerata indennità per i portaborse pari a 2.451 euro netti mensili non rendicontabili erogati fino allo scorso mese di settembre ai consiglieri regionali del Molise in aggiunta ai loro stipendi.

La nota precisa che tale indennità è in netto contrasto con le disposizioni contenute nel decreto legge numero 174 del 2012 che fissava i tetti massimi per tutti i consiglieri.

«Gli emolumenti previsti dal decreto devono ritenersi onnicomprensivi e quindi  incompatibili con qualsiasi altra indennità», conclude la nota.

Con la stessa motivazione il Dipartimento per  gli Affari regionali aveva censurato anche la legge regionale numero 20 del 12 novembre 2013 che prevedeva la regolamentazione dell’articolo 7 e l’assunzione dei portaborse con contratti stipulati direttamente con l’Ufficio di presidenza.

Il Governo, infatti, aveva deciso di sollevare la questione di legittimità su tale legge dinanzi alla Corte costituzionale.

Il dicastero ha anche reso noto che contro l’erogazione dell’articolo 7 erano stati presentati alla Presidenza del Consiglio dei ministri due esposti: uno dei consiglieri regionali del Movimento 5Stelle Antonio Federico e Patrizia Manzo e l’altro del comitato civico dei cittadini indignati.

Come si ricorderà la vicenda legata ai portaborse finì sulla stampa nazionale creando sberleffi ed imbarazzi per la classe politica e per i molisani.

Successivamente la Regione, informata di ciò che stava accadendo, corse ai ripari ed abrogò in fretta e in furia la legge che solo poche settimane prima aveva regolamentato l’articolo 7.

Dall’analisi oggettiva dei fatti emergono alcune verità inconfutabili:

– la legge regionale numero 10 che stabiliva le nuove indennità dei consiglieri regionali, recependo il decreto Monti, non venne osservata dal Governo solo perché a Roma non sapevano dell’ulteriore somma erogata con l’articolo 7;

– tutti coloro che hanno sempre giustificato l’indennità aggiuntiva per i portaborse ed in particolare alcuni consiglieri regionali mentivano sapendo di mentire solo per tutelare le proprie tasche;

– la verità dei fatti riportata caparbiamente da Telemolise sulla illegittimità dell’articolo 7 ora è venuta a galla in tutta la sua evidenza ed appare chiaro che chi ci accusava di fare falsa informazione lo faceva solo per imbrogliare i molisani.

A questo punto chiediamo ai consiglieri regionali che ancora non lo avessero fatto di restituire i soldi pubblici illegittimamente intascati con l’articolo 7 e agli organi preposti di verificare che ciò venga fatto in tempi rapidi.

Agli eletti di palazzo Moffa, che per lungo tempo hanno minacciato i cittadini e la stampa non allineata, chiediamo anche di vergognarsi e di scusarsi pubblicamente per aver offeso, con le loro bugie, il decoro della massima istituzione regionale.

Chiediamo infine all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale di cancellare quella vergognosa delibera bavaglio emanata con il solo intento di intimidire coloro che cercavano solo di far applicare correttamente il decreto Monti sui tagli ai costi della politica.

 

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