In seguito alle proteste della cittadinanza, che denunciava l’ emissione di fumi acri e maleodoranti provenienti dagli impianti della IMPREDIL di Venafro, il Corpo Forestale di Isernia, coordinato dalla Procura del capoluogo pentro, ha posto sotto sequestro l’impianto che produce conglomerato bitumisoso, di proprietà dell’azienda venafrana. Dai controlli è emerso che l’impianto era regolarmente in funzione pur mancando delle specifiche autorizzazioni prescritte per le emissioni in atmosfera, dunque il sequestro preventivo, che il Gip ha immediatamente disposto, data la delicatezza della materia ed il pericolo per la salute pubblica che può scaturire dalla emissione di fumi senza una loro corretta gestione. Le indagini sono tuttavia ancora in corso per verificare eventuali ulteriori irregolarità che attengono ad altri aspetti dello stabilimento della IMPREDIL.
