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venerdì, Aprile 26, 2024

Il giorno dopo il terremoto nel Molise resta la paura. Intanto si sono registrate altre scosse di intensità minore

AperturaIl giorno dopo il terremoto nel Molise resta la paura. Intanto si sono registrate altre scosse di intensità minore

di GIOVANNI DI TOTA

Un’altra decina di scosse. Repliche al primo forte sobbalzo delle 18.08 di ieri pomeriggio. Tutte comprese tra i 3.1 e i 2.7 della scala Richeter, molto meno violente rispetto alla prima, registrata dall’istituto nazionale di geofisica con una magnitudo 4.9, ma comunque avvertite nella zona dell’epicentro e ai piani più alti dei palazzi, anche in Molise. Lo sciame sismico, tecnicamente, ha prodotto poco meno di 150 scosse e, dicono gli esperti, l’attività è destinata a durare ancora a lungo. Con una metafora sinistra, il direttore dell’istituto di geofisica, ha parlato di estensione dell’Appennino. Un fenomeno – ha aggiunto Alberto Michelini – che interessa l’intera dorsale, un meccanismo alla base dei terremoti di Gubbio e di quello dell’Aquila del 2009”. Un concetto ribadito anche dai tecnici dell’Osservatorio vesuviano: per noi – hanno detto –  nessuna sorpresa perché l’area interessata rientra in quelle catalogate come a rischio. Anche in Molise molta gente è scesa subito in strada e la mente è tornata a quei terribili giorni dell’autunno di 11 anni fa, con il terremoto di San Giuliano di Puglia. Alcuni anziani hanno chiesto l’intervento del 118 ma, hanno rassicurato i medici, si è trattato di lievi malori provocati dallo spavento. Paura e impotenza, queste le sensazioni più comuni. Ma almeno nessuno si è fatto male, nonostante in qualche paese, specie in quelli a ridosso del Matese, sia caduto qualche calcinaccio. In chiesa a Bojano, a San Massimo, crepe sono segnalate in alcuni edifici. Nessun danno invece, qualche bicchiere caduto ai piani alti delle case, viene segnalato a Campobasso. La conferma è arrivata dal sindaco Di Bartolomeo. Ovunque sono in corso verifiche e controlli da parte dei vigili del fuoco, della polizia municipale e della protezione civile che ha subito messo in moto la macchina dell’emergenza. Tra la popolazione resta tuttavia elevata l’ansia per un fenomeno che in queste ore interessa contemporaneamente una zona che va dall’Alta Toscana alla Sicilia. Cinque sequenze sismiche che non sono una rarità dicono i sismologi. Ma questa loro sicurezza non tranquillizza nessuno.

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