Le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone rilasciate anni fa alla commissione ecomafie non sembrano aver sorpreso più di tanto la Procura di Isernia. Al contrario rappresentano uno stimolo in più a scoperchiare una volta e per sempre una pentola in cui è stato buttato dentro di tutto. Al palazzo di giustizia le segnalazioni di rifiuti tossici sotterrati nei campi non sono una novità. Il procuratore capo Paolo Albano ha già infatti aperto un fascicolo. Le verifiche – ha detto – non interesseranno soltanto l’area di Venafro, ma anche altre zone della provincia di Isernia. Per non compromettere l’esito delle indagini il procuratore preferisce mantenere il massimo riserbo, ma qualcosa si sta già muovendo. Mercoledì, intanto, si farà il punto della situazione con tutte le forze dell’ordine durante la riunione del Comitato per l’ordine e della sicurezza pubblica della provincia di Isernia, convocata d’urgenza dal prefetto Filippo Piritore. Al termine dell’incontro dovrebbero essere adottate le prime misure per individuare le zone compromesse e i responsabili degli illeciti. Subito dopo si dovrà lavorare per la bonifica delle aree interessate
Rifiuti tossici, la Procura estende le indagini a tutto il territorio della provincia di Isernia
