10.6 C
Campobasso
lunedì, Aprile 29, 2024

Termoli Jet: tutti assolti. Dopo la prescrizione dei reati di falso e abuso d’ufficio, cade la truffa aggravata

AperturaTermoli Jet: tutti assolti. Dopo la prescrizione dei reati di falso e abuso d’ufficio, cade la truffa aggravata

di PASQUALE DI BELLO

Scongiurata la prescrizione e celebrato il processo Termoli Jet. Tutti assolti, è questo il verdetto emesso dal giudice Roberta D’Onofrio a carico di nove persone accusate di truffa aggravata. Soddisfazione dei politici coinvolti nel processo: Iorio, Chieffo, De Matteis, Picciano, Vitagliano e Di Sandro.

Tutti assolti. E’ finito così un processo che doveva finire qualche anno fa e che è giunto a conclusione in articulo mortis. Tutti assolti i nove imputati nel processo Termoli Jet e accusati in concorso di truffa aggravata, l’unico reato rimasto in piedi dopo la prescrizione dei reati di abuso d’ufficio e falso. A stappare lo spumante sono i potentissimi politici del passato recente: Iorio, Vitagliano, Chieffo, Di Sandro, De Matteis, Picciano; gli imprenditori Giuseppe e Paolo Larivera e il funzionario regionale Domenico Pollice. Insoddisfazione, invece, per la pubblica accusa e per le parti civili (Regione e Codacons). Il Pm Fabio Papa, nel corso della sua requisitoria, aveva chiesto pene da un minimo di un anno e due mesi a tre anni. Pene che sono, all’esito del processo, rimaste sulla carta.

Sulla carta, anzi sulle carte, deve essersi formato principalmente il convincimento del giudice Roberta D’Onofrio. Due i documenti che, in particolare, hanno pesato nella decisione. Un patto parasociale tra Finmolise, il braccio della Regione entrato nell’operazione, e la Ltm, la società dei Larivera costituita per i collegamenti tra il Molise e la Croazia. Un patto che, obbligando la Ltm a riacquistare in cinque anni con tanto di interessi il sovrapprezzo azioni pagato da Finmolise a titolo di prestito, ha escluso per il giudice la presenza di un danno economico. Inoltre, gran peso ha avuto anche l’ordinanza emessa dal Tar Molise il 23 novembre 2005 (un mese prima dei fatti contestati) con la quale veniva respinta la richiesta di sospensiva cautelare della delibera di Giunta 927/2005 avanzata dalla compagnia di navigazione Snav e che, di fatto, ha confermato l’operato del governo regionale. Almeno sino a quel giorno, un mese esatto dalla data del 21 dicembre 2005, quella dell’ingresso della Finmolise/Regione nella Ltm, momento in cui, secondo l’accusa, si sarebbe consumata la truffa.

L’ipotesi accusatoria, seppur solidamente formulata, non ha retto all’urto con le contestazioni della difesa che, con un colpo d’ala, ha voluto sfidare la prescrizione agevolando il dibattimento. Ridotti all’osso i testi, quattro sui ventidue previsti, gli avvocati hanno affilato le armi in poco tempo e tirato di spada e di sciabola sino alle sette di sera quando la discussione è terminata. Messere, Cecanese, Mammarella, Di Sandro, De Michele, Lanese: questo il pool dei difensori messo in campo dagli imputati. Finite le arringhe, la camera di consiglio è stata brevissima, non più di mezz’ora, all’esito della quale, in nome del popolo italiano e visto l’articolo 530 del codice di procedura penale, il giudice ha pronunciato la formula piena: il fatto non sussiste. Non sussiste la truffa. Per l’abuso d’ufficio e per il falso, non lo sapremo mai: sono infatti prescritti i due reati che, per l’accusa, erano gli artifizi e raggiri a base della truffa stessa.

Finisce così, tutti assolti, tra i festeggiamenti degli assolti e l’insoddisfazione degli altri. “Tutti assolti”, come in una canzone di Massimo Bubola, oppure “tutti coinvolti” come in un’altra di Fabrizio De Andrè? Canta Faber, nella “Canzone del maggio”:  “Per quanto voi vi riteniate assolti, siete per sempre coinvolti”. Cosa vogliamo dire? Una fatto semplice: per il diritto il fatto non sussiste, è così e va dato atto agli imputati che nessun reato è stato commesso; per la politica, Termoli Jet è, e resterà, un monumento allo sperpero, al pressappochismo e alla faciloneria.

Ultime Notizie