È durato poco meno di due ore l’incontro tra il commissario Ferreri, incaricato di vigilare sulle procedure del concordato preventivo, e il patron della Ittierre Bianchi, affiancato dagli avvocati Ramundo e Melogli. È stata l’occasione per fare un quadro generale della situazione, ma anche e soprattutto per chiarire gli aspetti legati al pagamento degli stipendi ai lavoratori e i crediti pregressi ai fornitori, così come chiesto al commissario dal vice prefetto Caterina Valente, che proprio ieri ha incontrato una delegazione composta da dipendenti e rappresentanti sindacali. All’uscita dallo stabilimento di pettoranello Ferreri non si è sbilanciato più di tanto. Almeno per ora, nessuna certezza sulle disponibilità economiche dell’azienda. Non si sa se e quando saranno pagati il stipendi ai lavoratori e l’acconto atteso dai fasonisti. Il commissario ha comunque assicurato che ci saranno risposte in tempi ragionevoli. Dell’esito dell’incontro riferirà al giudice Battista. Spetterà infatti a lei prendere decisioni. Intanto l’assessore regionale Scarabeo è tornato a Roma. Nella sede del ministero dello Sviluppo economico ha incontrato il dirigente Castano. Insieme al commissario della It Holding Chimenti sono state disegnate le linee guida per consentire agli imprenditori che hanno manifestato interesse per l’azienda di Pettoranello di farsi avanti ufficialmente. “Sin da subito – ha scritto l’assessore su Facebook – possono contattare direttamente il commissario nominato di recente dal tribunale di Isernia”. Probabilmente si saprà qualcosa di più il 10 ottobre, quando al ministero dovrebbe riunirsi il tavolo ufficiale che dovrebbe coinvolgere proprietà, istituzioni e sindacati.
Concordato Ittierre, confronto tra Bianchi e il commissario Ferreri
