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sabato, Maggio 4, 2024

Ambulatori codici bianchi, un aiuto per fare respirare il pronto soccorso

QDAmbulatori codici bianchi, un aiuto per fare respirare il pronto soccorso

Da soli non potranno risolvere i problemi di sovraffollamento al pronto soccorso, ma di certo stanno dando una buona mano negli ultimi mesi. Lo dicono i numeri: a Isernia e Venafro il progetto sperimentale degli ambulatori per i codici bianchi dal primo gennaio al 31 maggio ha fatto registrare oltre 2.800 accessi. Mentre i dati del periodo che va da giugno agli inizi di settembre – seppur ufficiosi – parlano di altre 1.800 persone che si sono recate in questi ambulatori. Buone, dunque, le prospettive future di questo progetto lanciato l’anno scorso dalla Asrem nell’ambito dell’assistenza distrettuale territoriale. Non tutti sono al corrente di questa novità, ma lentamente comincia a radicarsi tra la gente. Non solo perché alcuni utenti in parte vengono consigliati dallo stesso personale che opera al pronto soccorso, ma anche perché sta dando frutti il passaparola. La gente comincia a cercarli questi ambulatori, proprio per evitare le lunghe code nei reparti dell’emergenza. Del resto lo spirito dell’iniziativa è proprio questo: dirottare altrove i casi meno urgenti. Un vero e proprio filtro, dunque, per decongestionare il pronto soccorso. Per chi non lo sapesse, è bene ricordare che gli ambulatori dei codici bianchi sono attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. All’interno vi operano un medico e un infermiere, pronti a dare risposte tempestive e adeguate ai cittadini, integrando così l’attività del medico di assistenza primaria e il servizio di continuità assistenziale. Le strutture di Isernia e Venafro stanno pian piano diventando un punto di riferimento non solo per i residenti, ma anche per gli stranieri alloggiati nei centri raccolta e per i turisti in transito nella nostra regione. Insomma: nel buio in cui è piombata la sanità regionale, si vede un minino spiraglio di luce. Sempre meglio di niente.

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