Mettere insieme tutti le realtà della regione per dare impulso al settore agroalimentare attraverso un contratto di sviluppo. Imprenditori, associazioni di categoria, banche, camere di commercio e sindacati insieme alle istituzioni come attori di un partenariato capace di delineare un percorso condiviso nonostante il periodo di crisi e le difficoltà che frenano gli investimenti. Un impegno unitario – ha spiegato il governatore, Paolo Frattura – che possa modellare il contratto di sviluppo anche grazie alle esperienze attivate dalla regione e alle modifiche migliorative apportate con il decreto del fare. Questo – ha aggiunto – rappresenta una concreta attuazione di una delle nostre principali linee programmatiche. Un percorso, che raccoglie e fa tesoro di tutte le indicazioni e segnalazioni rappresentate dal nostro partenariato. Ci avviamo per tempo per condividere un processo articolato attraverso il quale modellare il contratto di sviluppo anche grazie alle esperienze già attivate dalla Regione e alle modifiche migliorative apportate con il decreto del Fare”. Il primo incontro si è svolto nella sede dell’associazione industriali di Termoli. Secondo l’assessore regionale all’agricoltura, Vittorino Facciolla, bisogna creare le condizioni per dare una prospettiva alla filiera analizzando il territorio con i vari indicatori e cercando una sinergia tra le parti. Giovanni Di Stasi ha rappresentato l’esperienza attivata durante la sua presidenza. L’idea – ha osservato – è quella di una che non si limiti a richiamare solo il principio della sostenibilità ambientale ma anche quello della dimensione sociale dello sviluppo economico di un territorio”. L’ingegnere Massimo Pittarella, della struttura tecnica, ha illustrato il quadro normativo e le opportunità possibili attraverso il nuovo contratto di sviluppo per l’agroalimentare che ora va concretizzato.