ROMA – Il presidente americano Barack ha ricevuto un dettagliato esame delle opzioni disponibili su come gli Stati Uniti e gli alleati possono rispondere al presunto uso di armi chimiche da parte del governo siriano. E si è consultato telefonicamente con il primo ministro britannico David Cameron: i due leader – afferma la Casa Bianca – hanno espresso la loro seria preoccupazione per i «segnali crescenti» di un «importante attacco con armi chimiche» compiuto dal regime siriano contro i civili, che merita una «risposta seria» della comunità internazionale. Per una risposta forte si schiera anche la Francia, mentre la Germania si dice contraria a un eventuale intervento militare.
Il modello Kosovo. Ancora cauta su come procedere, l’amministrazione Obama sta valutando i prossimi passi. Uno dei casi allo studio sembrerebbe essere il “Modello Kosovo”, quello dei raid della Nato nel 1999, quando era presidente Bill Clinton, per scavalcare l’Onu e aggirare così il probabile veto della Russia (e probabilmente anche della Cina) in Consiglio di sicurezza.
