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giovedì, Maggio 2, 2024

Nomine regionali. La Commissione anti corruzione invoca il metodo tedesco

AttualitàNomine regionali. La Commissione anti corruzione invoca il metodo tedesco

Anche le successive nomine effettuate dal presidente Niro confermano la linea precedente: logiche lottizzatorie. Ma questa volta non vogliamo soltanto criticare ma far comprendere ai molisani come si potevano fare nomine giuste e meritocratiche. L’esempio viene dalla Germania, paese da cui abbiamo molto da imparare. Le persone nominate dalla politica nelle varie istituzioni in questo Paese devono anzitutto superare una selezione aperta a chi possiede i requisiti, e comunque basata sullo scrutinio per merito comparativo. I vincitori, quindi, stipulano con

l’amministrazione un contratto di lavoro a tempo determinato, entrano a far parte di una graduatoria e

acquisiscono lo status e, in una certa misura, la retribuzione dei funzionari pubblici (mai superiore ai 2000 euro mensili come limite massimo). Superare la selezione, tuttavia, non è ancora sufficiente. La titolarità degli

incarichi, infatti, viene conferita solo successivamente, sulla base di una scelta

dell’autorità politica, tra i vincitori della valutazione comparativa fondata su merito e competenza specifica. La selezione è effettuata da una Commissione terza non composta da politici ma da magistrati e docenti universitari. Entro

certe percentuali minime (circa il 10%), infine, è ammissibile anche la chiamata politica diretta di personale esterno ma a patto che sia di

comprovata esperienza e competenza.

Questo approccio è reiterato, sia pure con forme e con meccanismi di nomina differenti, per

tutte le differenti figure nominabili della politica. In paesi civili, dunque, si tiene conto, sempre e comunque, del principio democratico dell’imparzialità e dell’eguale accesso agli incarichi pubblici.

Chi vuole cambiare il Molise seriamente e non a chiacchiere doveva e poteva semplicemente approvare regole simili. Perché non è stato fatto? Semplice! La risposta è gattopardesca: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. (Vincenzo Musacchio – Presidente Co.Re.A. – Molise)-.

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