Da questa settimana sono ferme le linee produttive allo stabilimento Fiat General Automotive di Termoli.Tolto qualche lavoro di manutenzione necessario, le ferie riguardano circa duemila e quattrocento addetti che non saranno impegnati tra i reparti dei motori e dei cambi e negli uffici almeno per tre settimane. Una pausa tra luci e ombre di una fabbrica che quest’anno ha raggiunto i 40 anni di attività dal lontano 1973 quando a Pantano Basso aprì la più importante realtà produttiva della Regione. Allo stop ordinario previsto dal contratto si aggiunge infatti quello della cassa integrazione già annunciata dall’azienda.Si prevede, salvo modifiche, riposo forzato per tutti il 26 e il 27 agosto ma anche il lunedì e il martedì delle prime due settimane di settembre. Insomma un rientro che sarà graduale e dettato in particolare dalle richieste degli altri stabilimenti, le carrozzerie, alle quali l’impianto di Termoli fornisce parti meccaniche. Garantire i livelli occupazionali, assicurare investimenti per nuovi prodotti e limitare il ricorso alla cassa integrazione sono le richieste avanzate a più riprese dai sindacati metalmeccanici.Gli ultimi dati del mercato evidenziano una timida ripresa e i prossimi mesi saranno decisivi – ha affermato Riccardo Mascolo della Fim Cisl che auspica segnali positivi anche per nuovi prodotti allo stabilimento di Pantano Basso, una fabbrica – ha concluso il rappresentante di categoria – che se da un lato ha risentito meno di tante altre realtà della crisi, dall’altro fa tenere alta l’attenzione su quelle che saranno le decisioni aziendali”.
Fiat di Termoli, in ferie 2400 addetti. Al rientro già prevista altra cassa integrazione
