C’è stato appena il tempo di festeggiare San Basso con il pesce fresco termolese. Le ultime uscite delle barche sono state infatti proprio quelle in concomitanza con la festa patronale. Perché da oggi parte il fermo biologico e fino al 17 settembre i pescherecci resteranno ancorati al porto. Nel tratto di Adriatico da Pesaro a Bari sarà vietata la pesca. Inutili, anche questa volta, sono stati i tentativi di diaologo tra le associazioni e il Ministero nel tentativo di far spostare la data di stop, che ricade proprio nel pieno dell’estate e nel periodo di maggior richiesta di prodotto fresco locale. Il fermo ad agosto crea un danno enorme all’economia locale. Anche i grossisti si rivolgono ad altri mercati e comprano pesce in Albania e in Croazia. L’unica buona notizia è che il Ministero ha già sbloccato i fondi destinati alla cassa integrazione dei marittimi, coloro i quali sulle barche si dedicano proprio al’attività di pesca e che per oltre 40 giorni saranno costretti a non lavorare. Circa 150 mila euro saranno destinati per questo scopo alla marineria termolese. Ed è di questi giorni anche la notizia dello sblocco dei fondi per gli armatori relativi al fermo biologico del 2012, una sorta d’indennizzo riservato agli imprenditori per il mancato lavoro. ma.io.
Stop alle pesca per 42 giorni: si parte con il fermo biologico
