di Sergio Di Vincenzo
Quando ormai non ci credeva più nessuno, l’accordo tra le parti è stato raggiunto. Da domani i lavoratori della Ittierre torneranno in azienda. Al termine del confronto in Prefettura si è arrivati a questa intesa: “L’acconto di 500 euro a tutti i dipendenti Ittierre in cassa integrazione e non, relativo allo stipendio di giugno, sarà erogato oggi; il saldo dello stipendio di giugno avverrà entro venerdì 9 agosto; lo stipendio relativo al mese di luglio verrà pagato entro il 31 agosto per tutto il personale. Per coloro che sono in cassa integrazione guadagni, le spettanze successive al mese di luglio verranno pagate direttamente dall’Inps”. Rientreranno in azienda anche le Rsu messe in Cig): dovranno ridiscutere la cassa integrazione, la rotazione del personale e la programmazione delle attività produttive di questo mese. Alla fine – è il parere unanime dei firmatari dell’accordo – è prevalso il senso di responsabilità: “Un accordo equilibrato – ha detto il presidente della Ittierre Antonio Bianchi – che riporta serenità. Con la buona volontà di tutti recupereremo il tempo perduto”. Il sottosegretario Sabrina De Camillis e l’assessore regionale Michele Petraroia hanno inoltre annunciato di impegnarsi affinché si apra subito un tavolo nazionale al ministero dello Sviluppo economico. In effetti questo accordo da solo non basta per rilanciare l’azienda di Pettoranello, “c’è ancora molto da fare”, ha detto il segretario della Filctem Cgil Lino Zambianchi. All’incontro tra sindacati, istituzioni, Inps e una delegazione di lavoratori – voluto dal vice prefetto Caterina Valente – si è arrivati dopo il corteo di protesta organizzato dai lavoratori, in sciopero da oltre una settimana. In centinaia hanno sfilato per le strade di Isernia proprio per chiedere una soluzione in tempi rapidi. Almeno per il breve periodo una prima risposta è arrivata e ha portato alla sospensione dello stato di agitazione, del blocco degli straordinari e dello sciopero. Ma il futuro dell’azienda è ancora tutto da scrivere
