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domenica, Maggio 5, 2024

Vertenza Ittierre, dura contestazione nei confronti dei sindacati

EvidenzaVertenza Ittierre, dura contestazione nei confronti dei sindacati

Il faccia a faccia tra le organizzazioni sindacali e il patron della Ittierre Antonio Bianchi si è chiuso con la dura contestazione dei dipendenti nei confronti dei sindacalisti che hanno partecipato all’incontro. Qualcuno ha minacciato di strappare le tessere, altri hanno buttato via le bandiere. A scatenare la loro rabbia le voci che arrivavano in tempo reale dal tavolo convocato in azienda. Stando a quanto riferito da Lino Zambianchi, segretario regionale della Filctem Cgil, il presidente della Ittierre avrebbe detto di essere in attesa di 3 milioni di euro: dovrebbero entrare in cassa entro la fine del mese. Ma questi soldi vorrebbe utilizzarli prioritariamente per pagare i fornitori, in modo da riavviare la produzione. Per gli stipendi si è parlato vagamente di un pagamento al 5 agosto e non più il 2, come detto nei giorni scorsi dalla stessa direzione aziendale. Bianchi tra l’altro avrebbe detto che per la fideiussione assicurata dalla Regione ci sarebbero problemi tecnici, ragion per cui almeno per ora dovrebbe pagare di tasca propria. Ma i dipendenti ormai non credono più a queste promesse. E senza di loro, di fatto, la Ittierre è alla paralisi. Se i lavoratori non dovessero rientrare in azienda al più presto – è stato detto ancora – lo stabilimento di Pettoranello chiuderà. Ma loro con Bianchi – dicono – non vogliono più avere a che fare. Anzi, a suon di cori gli hanno consigliato di “portare i libri in tribunale”. Lo sciopero va avanti a oltranza, mentre con il passare delle ore la tensione cresce. Domani mattina dovrebbe esserci un’altra assemblea dei lavoratori per decidere sul da farsi. Ma difficilmente si arriverà a un accordo.

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