Quello strano liquido costava tantissimo: dai 5 ai 15 mila euro a flacone. Ai malati, soprattutto quelli terminali, veniva fatto credere che quel prodotto avrebbe fatto sparire per sempre il tumore. In realtà in quelle bottigliette vendute a peso d’oro c’era soltanto olio d’oliva e vitamina A. Ciò é stata accertato attraverso le analisi effettuate dai Carabinieri del nucleo antisofisticazioni del Molise, coordinati dal comandante Antonio Forciniti. Nei confronti degli ideatori di questo raggiro la Procura di Isernia ha ipotizzato i reati di truffa aggravata, illecita commercializzazione di faramaci ed esercizio abusivo di attività medico-farmaceutica. Per ora sono iscritti nel registro degli indagati un medico di Bologna (di nazionalità siriana, specializzato in urologia) e due intermediari, probabilmente molisani, che avevano il compito di propangadare la vendita di un prodotto fasullo, esaltandone le qualità. I flaconi venivano pubblicizzati anche su internet, con tanto di spiegazioni ingannevoli, sufficienti a illudere malati gravi, che si aggrappano a tutto pur di tenere accesa la speranza di sconfiggere un male terribile come il tumore. Le indagini – ha spiegato il procuratore capo Paolo Albano durante un incontro con la stampa – hanno preso soputno dalla denuncia presentata da un cittadino di Rocchetta a Volturno, fratello di una persona affetta da una grave neoplasia, che purtroppo ha successivamente portato alla morte. Le verifiche hanno permesso di accertare che dietro quei finti scoop lanciati su internet, che dietro quelle boccette miracolose si nasconde gente squallida, di dubbia moralità, che approfitta della fragilità psicologica dei malati per fare soldi facili in cambio di nulla. La diffusione mediatica di questa notizia – ha detto ancora Albano – si pone l’obiettivo di evitare che altre persone finiscano vittime di questi comportamenti fraudolenti.
Isernia. Vendevano olio spacciandolo per farmaci anti tumore, indagati medico e collaboratori
