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venerdì, Aprile 26, 2024

L’appello di Monaco ai parlamentari molisani: altro che Imu, la priorità è il lavoro

EvidenzaL'appello di Monaco ai parlamentari molisani: altro che Imu, la priorità è il lavoro

Appello del sindaco di Capracotta ai parlamentari molisani: “Non votate i provvedimenti approvati di recente dal Governo: il problema vero è il lavoro, non l’Imu”. Di seguito la riflessione del primo cittadino del centro altomolisano: “Non ci sono soldi per tutto”. Con questa dichiarazione il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha confermato che da luglio ci sarà l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota IVA, che passerà dal 21% al 22%. Le conseguenze, per la nostra economia già al collasso, saranno catastrofiche: all’ulteriore contrazione dei consumi, seguirà la chiusura di circa 26 mila piccole attività commerciali ed un aggravio medio per famiglia di oltre 200 euro l’anno. Tutto ciò a causa dell’azione di condizionamento del PDL, che ogni giorno minaccia la caduta del Governo se non si abolirà l’IMU sulla prima casa. A mio parere, invece, l’IMU sulla prima casa va pagata, come avviene negli altri Paesi d’Europa, tenendo nella dovuta considerazione le esigenze delle fasce sociali più deboli, che già oggi godono, sotto questo aspetto, di un “ombrello protettivo” . Infatti, i proprietari di abitazioni di piccole dimensioni l’IMU sulla prima abitazione non la pagano, per effetto delle detrazioni di cui possono beneficiare. E stiamo parlando di circa 5 milioni di immobili.Con i provvedimenti che si vogliono invece adottare, l’esenzione sarebbe pressoché generalizzata. Difatti ne beneficerebbero anche coloro i quali hanno redditi medio – alti e possiedono immobili di grande valore. Sarebbe un ulteriore schiaffo alle fasce sociali più deboli, che a causa di una politica fiscale iniqua dovrebbero sopportare sulle proprie spalle un ulteriore incremento dell’imposizione fiscale che deriverebbe dall’aumento dell’IVA. Quest’ultimo colpirebbe tutti, ma andrebbe a colpire i ceti più deboli. I primi effetti? L’aumento del costo del carburante, quindi dei trasporti, con tutte le conseguenze che tale provvedimento comporterebbe sul costo dei beni di prima necessità. L’assurdo è che vogliono farci credere che le famiglie avranno un risparmio da questa azione, ma non è affatto così. Infatti, se dall’abolizione dell’IMU sulla prima casa una famiglia avrà un risparmio medio annuo di 112 euro – fonte CGIA di Mestre – con l’aumento dell’IVA i maggiori costi annui per ogni famiglia supereranno i 200 euro. Non è tutto; per lo Stato ci sarà un aggravio di spese. Il mancato introito derivante dalla cancellazione dell’IMU sulla prima casa dovrà essere anticipato ai Comuni dalla Tesoreria, con aggravio di interessi per il Bilancio statale. Un vero e proprio pasticcio!! Quello che sarà un piccolo risparmio immediato per le famiglie si tramuterà  in un salasso, con l’aggravio di altre imposte. Sarebbe invece opportuno rivedere con urgenza la tassazione IMU sui capannoni industriali, artigianali e sugli immobili strumentali. Dinanzi a questa desertificazione del nostro “sistema paese” non posso che rivolgere un invito ai Parlamenti della nostra Regione: NON rendetevi complici di scelte che penalizzeranno ulteriormente milioni di cittadini italiani, quindi NON votate provvedimenti che nulla hanno a che fare con le vere ed immediate esigenze del nostro Paese”.

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