La crisi avanza, non si può più perdere tempo e le istituzioni, con urgenza, devono trovare misure di sostegno. A chiederlo è il segretario regionale della Fiom Cgil Giuseppe Tarantino che lancia l’ennesimo preoccupante allarme: solo nel settore metalmeccanico nelle ultime tre settimane si sono persi 152 posti di lavoro. Tutti dipendenti delle aziende del nucleo industriale di Termoli. Sono finiti in mobilità 26 lavoratori della Smit, che si occupa di manutenzione nelle aziende e di centrale termoelettriche, 42 operai dei Cantieri Navali, 60 della Dama, azienda di carpenteria metallica e infine 24 dipendenti della Manes, società che fa manutenzione sulle tratte ferroviarie per conto di Rfi e da cui vanta crediti da anni. Nelle casse non c’è più liquidità e le aziende collassano. E’ ormai sempre più emergenza occupazionale e alla perdita di posti di lavoro si aggiunge un dato altrettanto drammatico e cioè che molti dipendenti aspettano dal mese di gennaio l’erogazione della cassa integrazione in deroga. E’ per questo che la Fiom chiede alle Istituzioni di assumere decisioni tempestive ed efficaci che si traducano in provvedimenti seri e concreti nei confronti di una situazione di grave sofferenza sociale, con conseguenze preoccupanti per tutta la comunità regionale.
Sos occupazione in Basso Molise: persi in 20 giorni 152 posti di lavoro
