Le pene richieste variano a seconda dei ruoli ricoperti nell’associazione, ma sono comunque pesanti: per i quindici principali imputati del processo sull’ ”Impero della droga” – quasi tutti di etnia rom, appartenenti alle famiglie Di Silvio, Morelli e Sarachella – sono state chieste condanne che oscillano dagli otto anni per le menti dell’organizzazione fino ai quattro anni e mezzo per le loro compagne. Ricoprivano un ruolo sulbalterno rispetto ai mariti, ma comunque importante. Il pubblico ministero Fabio Papa ha dunque soppesato ogni singola situazione. Ad esempio a quei sette/otto assuntori che venivano inviati dai rom nel Napoletano a fare i carichi di droga, in cambio di qualche dose in omaggio, ha chiesto pene che variano da un anno e mezzo a due anni. Per tutti gli altri acquirenti-assuntori (in tutto poco meno di 40) il pm Papa ha chiesto l’assoluzione. Ma a questo proposito va aperta una parentesi. Nelle quattro ore della requisitoria del pubblico ministero è emerso uno spaccato di Isernia davvero preoccupante. Al di là dell’immenso mercato dello spaccio – tale da garantire entrate per almeno un milione d’euro l’anno – sono le storie che ci sono dietro l’acquisto di ogni singola dose a far venire la pelle d’oca. Tantissimi – molti di più di quanto si possa immaginare – i giovani coinvolti, di ogni ceto sociale. Tra loro anche figli di noti professionisti. Passano l’intera giornata a trovare il modo per comprarsi la droga. Pensano solo a quello, a reperire soldi, senza soluzione di continuità, rinunciando completamente ad avere una loro vita privata, a fare una vita normale, ha detto ancora il pm Papa. Per quella dose sono disposti a tutto, anche a derubare i loro stessi familiari o a compiere qualche furto nelle case degli amici. Tutto questo per farsi del male, ogni giorno, con quella droga che prima ti illude e poi ti annienta. Il processo riprenderà domani mattina alle 10 con le arringhe degli avvocati della difesa. La sentenza è attesa in serata.
Impero della droga a Isernia, il Pm Papa chiede condanna pesanti
