Nessuna decisione operativa nell’incontro di ieri sera. Il direttore generale Giallorenzo: “Le soluzioni ci sono, ma occorre evitare errori”.
E’ possibile trovare una via d’uscita sulla vertenza Gam, ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti. È questa la posizione dei vertici dell’azienda, il giorno dopo l’assemblea dei soci dell’industria avicola di Bojano. La riunione si è tenuta ieri sera in Regione a Campobasso, giusto il tempo di analizzare gli aspetti critici della vicenda, e poi è stata aggiornata al 26 aprile per ulteriori approfondimenti. L’obiettivo resta garantire al massimo gli ammortizzatori sociali ai lavoratori e stabilire il futuro della filiera avicola molisana.
Per il direttore generale della Gam, Angelo Giallorenzo, “le soluzioni ci sono, ma occorre evitare errori”. Giallorenzo si trova alla guida dell’azienda da soli quattro mesi. “E’ come se avessimo ereditato una squadra di calcio con 10 punti di penalizzazione – ha detto – ora siamo a meno sette. La situazione è difficile – ha aggiunto – ma si può risalire con l’impegno di tutte le forze in campo e con la necessaria serenità”.
Non è ancora chiaro che ne sarà della Gam. Le ipotesi sul tavolo sono diverse: si parla di una sua trasformazione, di una nuova società o addirittura di un ritorno alla Solagrital. Ma una cosa è certa, la filiera avicola molisana ha tutte le carte in regola per sopravvivere. Il settore in Italia ha perso 100 milioni di euro negli ultimi mesi per gli effetti della crisi e la concorrenza sempre più agguerrita dei paesi stranieri. L’industria di Bojano, però, è in grado di garantire un volume d’affari annuo di 50 milioni di euro, anche senza il marchio Aia. Prima, però, bisognerà ammodernare gli impianti e riequilibrare i conti e ci vorranno nuovi aiuti dalla Regione. Oggi, intanto, la produzione è ferma per la protesta di ieri di allevatori e trasportatori.
