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lunedì, Aprile 29, 2024

ASREM, gli ausiliari precari hanno presentato un esposto in Procura “avvisi e graduatorie illegittime”

EvidenzaASREM, gli ausiliari precari hanno presentato un esposto in Procura "avvisi e graduatorie illegittime"

Non è passata inosservata in questi giorni, anche agli occhi degli organi di informazione, la notizia dell’avviso di presentazione della domanda per la selezione di nr.28 Ausiliari Specializzati bandito dal Centro dell’Impiego di Campobasso, su incarico dell’ASREM,  .

I fatti risalgono all’8 Aprile scorso, quando, dopo la pubblicazione sul sito web del Centro dell’Impiego del Capoluogo molisano, centinaia e centinaia di persone si sono presentate di buon’ora, colme di speranze ed illusioni, presso gli sportelli competenti. Gli Ausiliari tutt’ora in auge, ovvero gli stessi che lavorando attualmente presso l’Azienda Sanitaria Molisana e che vedranno scadere a breve i loro contratti a tempo determinato di otto mesi più otto di proroga, non ci stanno. I lavoratori precari, denunciano e riferiscono che nonostante ci siano ricorsi in atto di altri Ausiliari già da tempo fuori dall’Azienda, ma soprattutto nonostante abbiano provato inutilmente a segnalare gli illeciti chiedendo invano udienza al Neo Presidente eletto Paolo Di Laura Frattura, l’Asrem continua imperturbata ad attuare l’ultimo colpo di coda che guarda caso, ha sferzato qualche giorno prima dell’uscita dalle scene, da parte dell’ex Direttore Generale Angelo Percopo. “Si tratta dell’ennesimo bando del tutto irregolare che l’Asrem continua a propinare, nonostante sia da tempo entrata nell’ ”occhio del ciclone” e che incredibilmente impone, senza rispettare i tempi minimi previsti per legge tra la data di pubblicazione e quella di selezione, affinché tutti ne vengano a conoscenza. Cosa ancor più grave è costituita dal  costante dar vita all’ennesima graduatoria che più volte all’anno illude inoccupati e disoccupati nel tentativo disperato di ricerca di lavoro. Non si tratta infatti di graduatorie triennali le quali vengono fatte scorrere sino ad esaurimento, così come dovrebbe essere seguendo ogni logica  legittima e legale, ma di elenchi ex novo, ove tra l’altro non è possibile evincere in maniera chiara ed analitica i criteri utilizzati per l’attribuzione dei punteggi di tutti  i partecipanti. Ci si trova, quindi ad essere scavalcati in graduatorie infinite, senza capire come mai a parità di punteggio si è esclusi al posto di altri concorrenti”

Stamattina alcuni Ausiliari Sanitari Specializzati, ormai stanchi di questo “turn over” convulso, tra l’altro bloccato ufficialmente dai decreti emessi dal Commissario ad acta Filippo Basso, si sono presentati alla Procura della Repubblica per consegnare un esposto e soprattutto per chiedere celermente l’avvio di indagini più approfondite sui motivi per  i quali l’Asrem, camuffa il ricorso all’utilizzo di personale a tempo determinato con motivazioni del tutto fallaci, mettendo come paravento la continua esigenza di economizzare i costi ed il costante bisogno di colmare la “temporanea e straordinaria” necessità di personale, peccato però che tale esigenza di rivela da anni del tutto ordinaria e per la precisione dal 2005. La carenza del personale che non può essere soddisfatta a seguito dello stop delle assunzioni, derivante dalla mancata applicazione del piano di rientro, ha permesso all’Asrem di attuare una serie di manovre e strategie di riciclo o di  continua  rotazione, palesemente “sui generis”, escogitando infinite selezioni e graduatorie, illegittime nei tempi e nei modi, con inutile dispendio di denaro pubblico viste le commissioni interne pagate ogni volta con soldi pubblici e la conseguenziale esasperazione dei lavoratori precari.

Gli Ausiliari denunciano “siamo testimoni dell’esclusione totale dal mondo del lavoro, perché l’Asrem, dopo averci fatto lavorare per oltre un anno, impiegandoci  in una struttura che prima ci ha integrati, formati ed infine buttati sul lastrico, ci  mette nelle condizioni lavorative di azzeramento totale  di  tutti gli anni di anzianità, maturati presso gli Uffici dell’Impiego Territoriali. Ci sostituisce a suo piacimento come burattini, con nuovi lavoratori attinti tra l’altro, da graduatorie illegittime  e lo fa nonostante sia palese il blocco del turn over!” Una voce soffocata che nessuno vuole ascoltare quella degli Ausiliari… e pensare che si tratta dei tessuti più deboli ed inermi della società, essendo quasi composti quasi tutti da donne over 40,  che sbarcano il lunario unicamente con solo e unico stipendio, con mariti disoccupati e peggio con nuclei monoparentali e con figli a carico che il più delle volte sono affetti da patologie più o meno gravi di disabilità. Le stesse lamentano in particolar modo, la mancanza di sensibilità ed attenzione da parte di chi,  seppur per missione, dovrebbe guardar loro, madri disperate, con occhio benevolo e di comprensione. Riferiscono infatti che finanche il Vescovo, ons. Giancarlo Bregantini, al quale qualche tempo fa scrissero una lettera aperta e pubblicata dai vari organi di informazione, nella quale confidavano le loro paure con il cuore in mano, le ha completamente ignorate, come  fossero “mosche invisibili”, evitato ogni contatto, senza nemmeno rispondere con parole di conforto… quelle che in certi casi  solo un rappresentante in terra di Dio sa e deve trovare… La poca o inesistente attenzione al problema, ferisce queste donne che hanno cercato inutilmente aiuto  dapprima provando ad interessare l’ex Governatore Iorio e successivamente sperando in un contatto chimerico, con il neo eletto Presidente della Regione Molise. Paolo di Laura Frattura. Un continuo predicare bene e razzolare male, sia da parte del “potere temporale” che da quello “terreno” che va nettamente in contrasto con le belle parole sparse a fiumi, durante e dopo la campagna elettorale… quando ogni candidato vagava tra le corsie degli ospedali facendo inutili promesse in cambio di speranze… come sempre “il lupo perde il pelo, ma non il vizio…” Adesso toccherà alla Giustizia, meno corrotta e di sicuro più “sana”, indagare sul caos che vige da tempo presso l’Azienda Sanitaria della Regione Molise Alle ausiliarie non resta altro che sperare o se “qualcuno” ascolta… pregare…

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